Il messaggio
Grillo contro Conte: "Nome, simbolo del M5s e limite ai mandati sono pilastri non negoziabili"
Il garante e co-fondatore del Movimento 5 stelle si rivolge ai sostenitori e agli attivisti: "Il Movimento è e deve rimanere una forza di cambiamento autentico, e per farlo, dobbiamo rimanere fedeli ai nostri principi fondativi"
"Il nostro simbolo, il nome e il limite del doppio mandato sono dei pilastri non negoziabili". A metterlo nero su bianco è il garante del Movimento 5 stelle Beppe Grillo in un lungo post sui social, e sul suo blog, dal titolo "Il nostro Dna", nel quale si rivolge agli "attivisti, portavoce e sostenitori" del partito. "Ci troviamo a un crocevia fondamentale nella nostra storia, in cui dobbiamo riflettere sulle nostre radici e su ciò che ci ha unito sin dall'inizio. Quando abbiamo fondato il Movimento 5 stelle, io e Gianroberto, lo abbiamo fatto con un ideale chiaro: creare un'alternativa al sistema politico tradizionale", scrive il garante parlando del "sogno" che ha portato i due a "sfidare un sistema corrotto, a restituire voce ai cittadini e a provare a costruire un’Italia più giusta e trasparente".
Il messaggio di Grillo fa riferimento alle discussioni interne al Movimento 5 stelle che sono in corso dal giorno successivo alla batosta elettorale delle ultime elezioni europee. Il presidente Giuseppe Conte ha annunciato che a settembre sarà organizzata un'assemblea costituente e sul tavolo sembrerebbe esserci anche la possibilità che il partito cambi nome e simbolo, oltre che l'eventuale abolizione della regola dei due mandati. Proprio il meccanismo decisionale all'interno del Movimento è stato al centro di un acceso scambio di lettere, lo scorso mese, tra il presidente Conte e il garante Grillo. Alla fine è stato lo stesso Conte a ribadire che saranno i cittadini a scegliere gli argomenti da trattare durante l'assemblea. Nel frattempo, come scritto dal Foglio, Grillo ha chiesto in questi giorni delle consulenze legali in merito alla proprietà del simbolo. Nel corso delle discussioni il partito si è diviso tra chi ha deciso di difendere il garante e co-fondatore, e chi, invece, rivendica la leadership di Conte nel prendere decisioni, come la presidente della Sardegna Alessandra Todde.
"Il simbolo del Movimento 5 Stelle non è solo un segno grafico, è un richiamo al cambiamento, è l'emblema di un'intera rivoluzione culturale e politica, la bandiera sotto cui milioni di italiani hanno marciato con noi", ha dunque voluto precisare oggi Grillo. "Un partito politico non dovrebbe mai cedere alla tentazione di mutare il proprio simbolo: è la bussola che orienta il cammino verso il futuro, senza mai tradire il passato".
Sul nome, poi, ha continuato: "Il nostro nome, Movimento 5 stelle, non è solo una sequenza di suoni o lettere: rappresenta la nostra piena identità, è un nome che racchiude storie, significati e speranze, come il nome di ognuno di noi, sin dalla nostra nascita. Cambiare un nome è come rinunciare a un pezzo di quella magia, a un ponte invisibile che collega chi siamo a chi vogliamo diventare. Nella vita ci possono essere molte trasformazioni, ma il nome rimane un ancoraggio, un richiamo costante alla nostra essenza più vera".
E, infine, sul limite al secondo mandato: "Era l'8 Settembre del 2007: con il V-Day si avviava la raccolta firme per tre proposte di legge di iniziativa popolare, tra cui l'introduzione di un tetto massimo di due legislature. Da cui tutto ebbe inizio", ricorda Grillo. "La politica – continua –, nella sua essenza più pura, non deve essere un mestiere ma una nobile missione. Trasformare l'impegno politico in una professione perpetua significa tradire la fiducia dei cittadini e sprofondare nel pantano della mediocrità e dell'opportunismo. La regola del secondo mandato è un principio che ci distingue, che ci ha resi unici, che ci rende liberi dal potere e dalle sue tentazioni. È la garanzia che il Movimento rimarrà sempre fedele al suo spirito originario: servire i cittadini e non il potere, con rappresentanti che portano avanti le idee e non le proprie ambizioni personali".
Per questa ragione, il garante arriva ad attaccare direttamente Conte, pur non nominandolo: "Questi tre nostri pilastri non sono in nessun modo negoziabili, e non possono essere modificati a piacimento. Sono il cuore pulsante del Movimento 5 stelle, il nostro faro nella tempesta. Cambiarli significherebbe tradire la fiducia di chi ha creduto in noi, di chi ha lottato con noi, di chi ha visto nel Movimento l'unica speranza di cambiamento reale".
"Vi chiedo quindi di riflettere profondamente, di ascoltare la vostra coscienza", dice agli attivisti, perché "in questo momento cruciale non possiamo permetterci di smarrire la nostra rotta". Grillo poi conclude: "Il Movimento è e deve rimanere una forza di cambiamento autentico, e per farlo, dobbiamo rimanere fedeli ai nostri principi fondativi". In calce alla lettera, la firma: "Garante e custode dei valori fondamentali dell'azione politica del MoVimento 5 Stelle".
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