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"Non ce l'ho con i magistrati ma con la politica", dice Toti

Redazione

L'intervento integrale dell'ex governatore ospite di Porro a Quarta Repubblica. "Ogni potere tende ad abusare del potere che ha fino a quando non trova un potere che fa da barriera. Ecco, quella barriera la politica non l'ha messa"

“Sono in pace con la mia coscienza e non riesco ad avercela neppure con i magistrati. Io ce l’ho con la politica che ha fatto leggi che hanno tolto potere alla politica", dice Giovanni Toti, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica, su Rete 4. Il presidente ligure torna in tv dopo la revoca degli arresti domiciliari per l’inchiesta che lo vede indagato per la gestione della regione Liguria e le sue dimissioni.  

  

  

"La colpa è della mia categoria o di quello a cui appartenevo prima di tornare a fare il giornalista, cosa che certamente farò", aggiunge l’ex presidente ligure citando Montesquieu. "Ogni potere tende ad abusare del potere che ha fino a quando non trova un potere che fa da barriera. Ecco, quella barriera la politica non l'ha messa". 

   

  

"Io sono in pace con la mia coscienza. Sono molto sereno. Credo di avere dato tutto quello che potevo alla politica e i risultati nella regione Liguria si vedono. Io non riesco ad avercela fino in fondo neppure con i magistrati, che pure secondo me sbagliano. Io ce l’ho con la politica e con tutti coloro che dal ’94 hanno approvato leggi che hanno tolto alla politica ogni potere di azione in questo paese, lasciando alla magistratura l’idea di poter fare da giudice penale e morale di quello che fa la politica".

 

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