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Boccia sconfessa Meloni e Sangiuliano: "Non ho mai pagato niente". E pubblica i documenti del G7 riservati

Redazione

L'imprenditrice e presunta consigliera del ministero della Cultura risponde alla premier e alla lettera con cui il ministro ha ricostruito la vicenda: "Una toppa peggio del buco". Il titolare della Cultura vede la premier a Palazzo Chigi

"Io non ho mai pagato nulla. Mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri tant'è che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal capo segreteria del ministro". A scriverlo sui social è Maria Rosaria Boccia, "consigliera" e influencer da qualche giorno al centro di un caso mediatico che riguarda il suo ruolo all'interno del ministero della Cultura, rispondendo a una lettera del titolare del ministero, Gennaro Sangiuliano. Il ministro infatti questa mattina ha pubblicato una lettera sulla Stampa nella quale cerca di smarcarsi dal caso che riguarda la donna originaria di Pompei e fare chiarezza sulla situazione: "Rispetto a una innegabile tempesta mediatica che mi ha investito negli ultimi giorni e all'interno della quale si fa fatica a distinguere autentiche fake news dai fatti reali, ritengo opportuno fornire la mia versione soprattutto sugli elementi di rilevanza pubblica", ha scritto. Nel primo pomeriggio Sangiuliano è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni. .
 


Il ministro dice di aver conosciuto Boccia "a metà del mese di maggio durante la campagna per le elezioni europee, riscontrandone un'identità di vedute. In seguito ho maturato l'intendimento di conferire alla dottoressa Boccia l'incarico, a titolo gratuito, di consigliere del ministro per i grandi eventi. In questo periodo, infatti, ho potuto constatare le competenze professionali e organizzative della stessa anche attraverso la sua partecipazione a iniziative pubbliche a cui ho preso parte".
 

Un incarico, ribadisce Sangiuliano, "sempre prospettato a titolo gratuito. Dopo la prima fase istruttoria, accogliendo alcune perplessità del Gabinetto sulla possibilità, ho deciso di non dare corso alla nomina e l'ho comunicato formalmente. Per cui è importante sottolineare che mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Boccia", ha scritto. Si tratta dello stesso concetto che ha ribadito anche ieri sera la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su Rete 4.
 


Ma a smontare questa narrazione ci ha pensato la diretta interessata attraverso le sue storie di Instagram. Secondo lei, la missiva del ministo rappresenta "una toppa peggio del buco". E proprio in merito alla sua nomina allude a un audio che sembrerebbe provare il contrario: "Siamo sicuri che la nomina non ci sia mai stata? A me la voce che chiedeva di strappare la nomina sembrava femminile. La riascoltiamo insieme?".
 


Sull'organizzazione del G7 Cultura, il ministro scrive: "Anche rispetto all'organizzazione del G7 Cultura trovo necessarie alcune puntualizzazioni. Il G7 Cultura si terrà a Napoli, a Palazzo Reale. Pompei è stata coinvolta, sin dall'inizio, soltanto per l'organizzazione di un evento culturale: un concerto di musica classica con annessa visita agli Scavi. Mai si è discusso di questioni di sicurezza, che tra l'altro non attengono al ministero della cultura, ma alle istituzioni preposte, prefettura e questura". A queste affermazioni la donna ha risposto sempre sui social: "Quindi non abbiamo mai fatto riunioni operative? Non abbiamo mai fatto sopralluoghi? Non ci siamo mai scambiati informazioni?", si chiede. A intervenire oggi è anche lo stesso sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio, che in un'intervista al Corriere della Sera dice di conoscere Boccia: "Certo che la conosco, alla festa del comune tre anni fa aveva uno stand di latticini".
 


La lettera di Sangiuliano si conclude con lui che esprime "grande rammarico per una vicenda che, senza responsabilità alcuna, ha profondamente turbato la vita di tante persone, oltre che la mia". E alla quale la stessa Boccia risponde, sempre attraverso Instagram: "Le uniche vite turbate sono state la mia e quelle della mia famiglia!". In un'altra storia, poi, l'influencer posta un selfie dove scrive:  "Sbagliare è umano. Ammettere i propri errori è da grandi. Mettersi in discussione è da persona con cervello".
 

 

Queste ultime storie sono state pubblicate da Boccia nella notte, e arrivano dopo alcune pubblicazioni che sono state rivolte direttamente a Giorgia Meloni. Nell'intervista di ieri sera a Rete quattro la premier ha difeso il ministro della Cultura in quanto egli stesso le "aveva garantito" che la presunta consigliera non aveva avuto accesso a documenti governativi e che per non erano stati spesi soldi pubblici. Esattamente negli stessi minuti nei quali Meloni rispondeva alle domande, Boccia pubblicava le foto dei documenti sul G7 Cultura ai quali ha avuto accesso, taggando la stessa premier nella descrizione del post. Infine Boccia ha anche criticato il modo in cui Meloni si è rivolta nei suoi confronti, pubblicando un'altra storia dove compare la scritta: "'Questa persona' ha un nome, un cognome e un titolo".
 

 

Il caso Sangiuliano – Boccia, per approfondire