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Il comunicato

Sangiuliano da Meloni ma non si dimette: "Ribadita la verità delle mie affermazioni"

Il ministro della Cultura non lascia l'incarico. Dopo un colloquio di un'ora e mezza con la premier ribadisce quanto detto stamattina alla Stampa: "Mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia"

"Sono stato a colloquio con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni per ribadire la verità delle mie affermazioni". Lo ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in una nota. Il ministro ha incontrato la premier nel pomeriggio a Palazzo Chigi. Un incontro di un'ora e mezza per chiarire quanto emerso nei giorni scorsi del suo rapporto con Maria Rosaria Boccia.
 


A smentire l'ipotesi di dimissioni è lo stesso ministero con un comunicato: "Ho riconfermato le cose scritte e contenute nella lettera inviata questa mattina al quotidiano 'La Stampa': mai un euro del ministero, neanche per un caffè, è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all'organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata".
 

Alla lettera inviata questa mattina al giornale torinese aveva risposto la diretta interessata. Con una serie di storie su Instagram, Boccia ha detto: "Io non ho mai pagato nulla. Mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri tant'è che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal capo segreteria del ministro"

 

In mattinata alcuni membri delle opposizioni hanno chiesto le dimissioni al ministro. Matteo Renzi e Carlo Calenda vogliono che Sangiuliano lasci il posto, così come alcuni membri del Partito democratico. Il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha invece chiesto che il ministro vada in Parlamento a riferire in merito ai rapporti tra lui e Boccia e sui documenti di cui l'influencer ha avuto accesso nel suo periodo al ministero.

 

 

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