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Sangiuliano smentito ancora: Boccia pubblica mail e foto di biglietti aerei inviati dal ministero della Cultura
Il ministro ammette "un rapporto privato" con la donna ma conferma l'estraneità del ministero. Lei pubblica email con carte d'imbarco e l'audio di una telefonata con un funzionario che fa riferimento alla nomina a consigliera
Lui si difende, lei lo smentisce. Maria Rosaria Boccia ha pubblicato nella notte nuove stories Instagram sulla questione della nomina a consigliere del ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano per i grandi eventi. Ieri il ministro aveva ribadito la sua posizione alla premier Giorgia Meloni: non c'è nessuna nomina né sono stati spesi soldi pubblici. Una versione confermata questa mattina dal quotidiano La Stampa, che riporta alcune dichiarazioni di Sangiuliano in cui il ministro avrebbe ammesso che la "reciproca stima professionale" è diventata "fatto privato".
Boccia ha diffuso invece il testo di una mail arrivata dal gabinetto della Cultura il 10 luglio in cui si legge: "Gentilissima dottoressa, dando seguito a quanto anticipato per le vie brevi poco fa, le allego i contatti miei e del mio collega per qualsiasi esigenza legata alla sua nomina quale Consigliere del ministro 'per i grandi eventi'".
Non solo. Oltre alla mail, Boccia ha pubblicato anche l'audio di una telefonata avuta con il funzionario menzionato nella mail in cui si fa riferimento a un decreto di nomina firmato dal ministro: "Sì, l'abbiamo visto", dice il funzionario.
In una storia successiva la donna dà prova di un biglietto aereo acquistato dal ministero. L'email inoltrata dal capo segreteria del ministro è del 15 luglio e l'oggetto è "voli Sangiuliano/Boccia": in allegato le carte di imbarco di entrambi. Per dare prova del ruolo svolto, Boccia pubblica infine un'altra email dello stesso mittente in cui si condividono alcuni dettagli della visita di Sangiuliano a Pompei per la cerimonia di consegna delle chiavi della città: oggetto "Timing 23 luglio-Pompei".
Solo questa mattina la Stampa ha pubblicato un retroscena in cui Sangiuliano conferma la sua ricostruzione dei fatti e dice di voler andare avanti con l'orgazzazione del G7 a Pompei. Il ministro avrebbe ammesso che con Boccia è nato un rapporto "privato" ma ha escluso nomine e il coinvolgimento in fatti legati all'attività del ministero. "Aveva il curriculum e le carte in regola per svolgere quel ruolo, ma quando la nostra reciproca stima professionale è diventata un fatto privato, io per primo ho ritenuto di dover fermare tutto", si legge nell'articolo. E ancora: "Non capisco come si possano chiedere le mie dimissioni", avrebbe detto ad amici e collaboratori il ministro: "Ho pagato tutto io con la mia carta di credito personale". Quanto al rischio che Boccia pubblichi altro di compromettente, la Stampa riporta questa risposta: "Nessun documento sensibile, nessun video, al massimo qualche foto privata, ma nulla di più o qualche messaggio della chat di WhatsApp con i cuoricini, non c'è altro".
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