La difesa
Caso Sangiuliano, parla l'avvocato: "Valutiamo di denunciare Boccia. Lui è vittima della doppia morale"
"Una vicenda privata è diventata politica, il ministro è sereno e dispiaciuto", dice il legale del titolare della Cultura
L'affaire Sangiuliano-Boccia potrebbe arrivare in tribunale. Il ministro della Cultura cerca di mettere la parola fine alla faccenda che tiene banco ormai da giorni. E per farlo si affida all'avvocato Silverio Sica, che precisa: "Stiamo verificando una per una le dichiarazioni della dottoressa Boccia per renderci conto se c'è una violazione della riservatezza della vicenda umana che ha accomunato le due persone. Appena si calma la vicenda politica faremo firmare la denuncia". Boccia ha infatti attaccato il ministro su Instagram con storie e post in cui, per legittimare la sua posizione, mostrava i biglietti di viaggio pagati dall'ex direttore del Tg2 e le e-mail scambiate con funzionari del ministero.
Oggi la donna ha anche rilasciato una lunga intervista a La Stampa dove ha di nuovo affermato che il ministro sarebbe "ricattabile". L'avvocato, però, smentisce la donna e dice che questi ricatti non esistono. Si tratta invece di "una vicenda privata che è diventata politica per la doppia morale tutta italiana: quella propria e quella dell'avversario: basterebbe guardare le vicende degli altri, no?". Alla domanda se si tratti di un piano organizzato, risponde: "Non possiamo escludere alcuna ipotesi". Lasciando intravedere che dalla battaglia sui social si potrebbe arrivare a quella legale.
Insufficiente la prova di innocenza data da Sangiuliano in diretta sulla Rai dopo il Tg1: ha assicurato che non sono stati spesi soldi pubblici, ha assicurato che Maria Rosaria Boccia non ha avuto accesso a documenti privati e si è scusato con la moglie, la giornalista Federica Corsini. Ma non è bastato. "Il ministro è sereno e dispiaciuto per la sua carriera politica", conclude l'avvocato Sica.