A cernobbio
Orbán: "Salis? Eleggere una criminale in Ue è nello stile italiano". La replica di Bonelli e Fratoianni: "Ridicolo"
Il premier ungherese torna a parlare della docente italiana: "Se vi piace delegare questo tipo di persone è un affare vostro". La risposta di Avs: "Salis non è stata condannata, le insinuazioni di Orbán sono infondate. Da lui nessuna lezione di legalità"
Ilaria Salis? "È una questione italiana, se vi piace delegare questo tipo di persone è un affare vostro. Dal punto di vista dell’Ungheria è più che sorprendente: venire in Ungheria, o in qualsiasi altro paese, in modo organizzato e commettere atti di violenza contro cittadini che camminano per strada e poi essere eletti nel Parlamento europeo è nello stile italiano. Non ungherese". A margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio, Viktor Orbán torna a parlare della docente italiana a lungo detenuta in Ungheria, accusata di aver partecipato ad aggressioni contro militanti neonazisti, prima arrivare in Europa grazie alla candidatura con Alleanza Verdi Sinistra. "E' un crimine quello commesso da Salis – ha aggiunto infine il primo ministro ungherese – Anche se adesso non possiamo perseguirla perché il Parlamento probabilmente le concederà l'immunità".
Poco dopo è arrivata la replica dei due leader di Avs, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni: "In merito alle recenti dichiarazioni del presidente ungherese, è necessario ribadire alcuni punti fondamentali. In Italia, come in tutte le democrazie, le sentenze spettano ai giudici, non ai politici. Ilaria Salis non è stata condannata, dunque le insinuazioni di Orbán sono infondate. Comprendiamo che per Orban, che controlla la magistratura in Ungheria, la separazione dei poteri possa essere difficile da accettare. Forse lo stile ungherese a cui allude è proprio questo: l'ingerenza politica sulla giustizia. Questo non è né lo stile dell’Italia né del Parlamento europeo, che restano baluardi di democrazia e stato di diritto".
La nota di Avs continua poi tirando in ballo anche la premier italiana: "Del resto è la sua amica Giorgia Meloni ha fatto eleggere in Europa un condannato per corruzione e nel Parlamento italiano una condannata per peculato. Che Orban, nemico dell’Europa e amico di Putin, venga a darci lezioni di legalità è ridicolo. La presidente Meloni e il suo governo dovrebbero una volta per tutte rivedere profondamente ogni rapporto con questo loro sodale inqualificabile”.