Lollo ci riprova

La battaglia di Lollobrigida contro le vespe orientalis: "Ho rimesso l'alveare sul tetto del ministero"

Dopo l'articolo del Foglio, il ministro dell'Agricoltura, in versione apicoltore, pubblica due video, uno dei quali insieme al presidente della Federazione degli apicoltori italiani (Fai), per spiegare come reagirà alla morte delle api che aveva ospitato sul tetto del suo dicastero

Redazione

D'ora in poi dovremo guardarci anche dalla "sostituzione etnica" delle vespe orientalis. Francesco Lollobrigida, aderendo al progetto "Api in città", aveva deciso di installare tre apiari con i colori dell'Italia sul tetto del ministero dell'Agricoltura. Ma, come ha raccontato il Foglio, a fine agosto i funzionari del ministero avevano fatto una macabra scoperta: "Il nostro apiario è stato aggredito e le nostre api sono state uccise", spiega Lollobrigida in un video pubblicato sui social, in cui mostra nella sua mano i cadaveri delle vespe orientalis che hanno compiuto "una vera e propria strage". 

"Eravamo il primo ministero d'Europa, forse del mondo ad aver fatto una cosa del genere e abbiamo regalato il miele prodotto ad ambasciatori e diplomatici perché sapessero quanto l'Italia ci tiene ai produttori di miele e agli impollinatori" spiega Lollobrigida nel video. "E' un fenomeno che purtroppo accade in centinaia di aziende, è un insetto molto pericoloso e molto aggressivo".  

Ma le vespe orientalis resteranno impunite? Niente affatto. Oggi il ministro ha pubblicato un nuovo video in cui, insieme al presidente della Fai, la Federazione degli apicoltori italiani, illustra le severe contromisure che verranno prese: "Questi aggressori, quando possiamo, vengono eliminati perché cercano di distruggere il nostro apiario e si nutrono delle api. Non demorderemo, davanti alle difficoltà bisogna riuscire a trovare una soluzione e andare avanti".