l'intervento

Il debutto del ministro Giuli in Parlamento: "Rivedrò le nomine di Sangiuliano. Manca la parità di genere"

Il titolare della Cultura è intervenuto alla Camera per partecipare al suo primo question time: "L'individuazione dei 15 esperti è stata ispirata a una comprovata qualificazione professionale. Non mi sento offeso dalle scelte del mio predecessore. Ma interverrò sull'equilibrio di genere". Poi il colloquio a Palazzo Chigi con la premier Meloni

Redazione

"Ci tengo a sottolineare che non mi sento affatto offeso dall'azione e dalle scelte dell'ex ministro Gennaro Sangiuliano che mi ha preceduto". Lo ha detto Alessandro Giuli intervenendo per la prima volta alla Camera dall'entrata in carica come nuovo ministro della Cultura. Giuli ha risposto a un question time e per lui è stato un debutto nell'Aula di Montecitorio. Il titolare della Cultura ha rimarcato come "la commissione su cui oggi stiamo discutendo", di cui gli aveva chiesto il deputato di Italia viva Davide Faraone, "è oggetto in queste ore di una mia attenta verifica e revisione" evidenziando che "è stata disposta la nomina di 15 personalità e non 18 come sostenuto dagli interroganti della commissione di esperti istituita ai sensi dell'articolo 26,2 della legge 220 barra 2016". Inoltre, ha sottolineato Giuli, "occorre evidenziare come l'individuazione dei 15 esperti sia stata naturalmente ispirata dalla ricerca di una variegata e comprovata qualificazione professionale nel settore, così come richiesto dalla normativa tra i 15 esperti comprovati". Giuli cita "ad esempio, uno per tutti, primo fra tutti probabilmente, Paolo Mereghetti, autore del più celebre e diffuso dizionario dei film realizzato in lingua italiana, il Mereghetti, tutt'altro che identificabile come un cliente del ministro, dell'ex ministro Sangiuliano".

A ogni modo il neo ministro ha annunciato che opererà un riequilibrio nella composizione della commissione. "Ritengo che gli interroganti, nella ricerca di presunte carenze dei requisiti soggettivi dei quindici esperti designati per la commissione cinema non abbiano tenuto a rilevare il mancato rispetto dell'equilibrio di genere, questo sì reale, e a tal riguardo è mio intendimento intervenire su tale profilo, trattandosi tra l'altro di un criterio espressamente previsto ai fini della composizione della commissione di esperti", ha detto Giuli. "Ricordo agli onorevoli interroganti e all'aula che il decreto non ha ancora perfezionato il proprio iter. È quindi suscettibile di integrazione e verrà senz'altro modificato e arricchito secondo i canoni di autorevolezza professionale e scientifica che ne hanno ispirato l'origine".

Dopo aver partecipato al question time, Giuli si è recato a Palazzo Chigi per un colloquio con la premier Giorgia Meloni. 

Di più su questi argomenti: