Enrico Giovannini, Giancarlo Giorgetti, Carlo Cottarelli - foto Ansa

I colloqui

"Sulla natalità la strada è giusta. L'opposizione non dica 'no' a priori". Parlano Cottarelli e Giovannini

Nicolò Zambelli

L'ex senatore del Pd: "Questa legge può sicuramente aiutare, auspico collaborazione da parte di tutti". L'ex ministro prima con Letta e poi con Draghi: "Sono assolutamente d'accordo con il ministro Giorgetti". I due economisti commentano la proposta del Mef per tagliare le tasse alle famiglie con figli

"Sulla natalità l'opposizione non dica 'no' a prescindere. Il problema è serio. Questa misura può sicuramente aiutare, non basta l'immigrazione", dice al Foglio Carlo Cottarelli, ex senatore del Pd. "Sono assolutamente d'accordo con il ministro Giorgetti, è la strada giusta", aggiunge Enrico Giovannini, due volte ministro con Mario Draghi ed Enrico Letta. I due economisti commentano la proposta a cui sta lavorando il ministro dell'Economia e anticipata dal Foglio due giorni fa.
 


Il Mef, in vista della prossima legge di Bilancio, è al lavoro per introdurre un "quoziente familiare per le detrazioni" che punta a ridurre le tasse per le famiglie con figli, incentivando, in questo modo, la natalità. Il provvedimento ha un costo stimato tra i cinque e i sei miliardi di euro e i suoi estremi ieri hanno fatto il giro delle prime pagine di quasi tutti i quotidiani italiani. "È presto ancora per entrare nei meriti tecnici del provvedimento", avverte Cottarelli, visto che il testo non è ancora stato pubblicato. Ma l'auspicio è che ci sia cooperazione all'interno del Parlamento per trovare una soluzione comune che metta tutti d'accordo.
 

Ieri l'ex ministro e senatore del Pd Graziano Delrio ha aperto a un confronto con il ministro Giorgetti sul tema della natalità: "Queste sono priorità del paese, non di una parte politica", ha detto al Foglio. Una prospettiva che si sente di condividere anche Carlo Cottarelli: "Se l'opposizione provasse a non dire sempre 'no' a priori e se la maggioranza cercasse di coinvolgere meglio le altri parti politiche, credo che in generale il paese ne gioverebbe, ma a maggior ragione quando i temi che si trattano sono di questo tipo. È interesse di tutti trovare una soluzione per contrastare il basso tasso di natalità in Italia", dice. L'obiettivo di fondo è sempre lo stesso: provare a cooperare cercando di affrontare il tema uscendo dai compartimenti stagni della destra e della sinistra.
 


"Il problema è molto serio", dice ancora Cottarelli. Il ministero sembra intenzionato a fare di questa misura il cuore della prossima manovra. L'obiettivo è far passare il messaggio che il problema demografico abbia pesantissime ricadute nel paese. "Quello a cui sta lavorando il Mef può sicuramente aiutare", dice l'ex senatore dem. Si tratterebbe di un primo passo: "Sono molti gli stati dove sono state inserite delle detrazioni fiscali per incentivare le nascite", ma l'ex senatore non nasconde qualche perplessità e tira in ballo anche altre soluzioni di accompagnamento: "Potenziare le strutture degli asili nido e i congedi parentali, come accade in Svezia per esempio, dove i provvedimenti introdotti incidono sugli elementi che facilitino l'avere figli e allo stesso tempo lavorare", afferma. E precisa: "Non sto dicendo che tagliare le tasse alle famiglie con figli sia un male. Dico solo che in base alle mie conoscenze, le soluzioni più efficaci possono essere anche altre", spiega Cottarelli. Piccoli spunti utili per la collaborazione che potrebbe manifestarsi in Parlamento tra maggioranza e opposizioni.
 

La direzione comunque sembra essere quella giusta. Ed è di questa idea anche l'ex ministro Enrico Giovannini. Al Foglio, il professore spiega di essere "assolutamente d'accordo con il ministro Giorgetti quando propone di mettere al centro della prossima manovra il tema della natalità". Ma anche lui pensa che si possa fare meglio: "Penso però che la formula del bonus bebè vada migliorata, e che non sia sufficiente: giusto dare incentivi a chi fa figli, ma doveroso anche dare maggiori aiuti a chi i figli li ha già e a chi già oggi si trova in condizioni di difficoltà e di povertà per fare andare avanti la famiglia". Un commento che si accoda anche a quello di Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei: "Questa proposta incoraggia a non avere paura di avere a casa tanti figli", ha detto sempre ieri il cardinale. Il tema dunque è stato posto, il governo ha deciso di agire e ora sta alla politica portare una soluzione concreta. Il tempo stringe.