L'annuncio

Dopo il passaggio in FI Costa lascia la presidenza dalla Giunta per le autorizzazioni

Redazione

Dopo le polemiche dei partiti di opposizione, in una lettera indirizzata alla presidenza di Montecitorio, il deputato spiega: "Nessun obbligo giuridico ma sul piano politico-istituzionale è meglio così"

Dal M5s al Pd, da Avs a Carlo Calenda negli scorsi giorni erano stati in tanti a segnalare il problema. Enrico Costa è dall'inizio della legislatura il presidente della giunta per le autorizzazioni della Camera dei Deputati. La presidenza di questa speciale commissione - che autorizza eventuali arresti o limitazioni alla libertà dei deputati - è uno di quegli incarichi di garanzia che per prassi spetta ai parlamentari d'opposizione. Con il passaggio di Costa a Forza Italia però la presidenza passava insieme a lui alla maggioranza. Da qui la richiesta delle opposizioni di un passo indietro.  Con una lettera inviata al presidente di Montecitorio, il leghista Lorenzo Fontana, Costa questo pomeriggio le ha accontentate.

 

 

"Ritengo - scrive il deputato neo forzista - che la Giunta vada tutelata con la responsabilità di scongiurare tensioni che posso giudicare strumentali ma che la distoglierebbero dai suoi compiti delicati",  anche se ricorda dal punto di vista regolamentare il suo passaggio in FI è "del tutto priva di conseguenze in relazione all'incarico da me ricoperto e ciò è confortato da numerosi precedenti".  Tra questi, in diverse commissioni di garanzia, c'è quello di Roberto Giachetti, passato nella scorsa legislatura da Pd a Iv ma rimasto alla guida proprio della Giunta per le autorizzazioni. Enrico Borghi, membro del Copasir in quota Pd, è rimasto tale ma in quota Iv dopo il suo passaggio dai dem a Renzi. Il precedente più noto, però, resta quello di Riccardo Villari, talmente determinato a non lasciare la presidenza della Vigilanza Rai dopo il suo addio al Pd da non ascoltare nemmeno gli appelli dei vertici istituzionali di allora: i presidenti delle Camere Gianfranco Fini e Renato Schifani e il premier Silvio Berlusconi.

 

La Giunta dovrà adesso nominare un nuovo presidente. Costa era stato eletto all'unanimità, anche nell'ambito della prassi che vuole le presidenze di garanzia all'opposizione. Attualmente in Giunta, in quota opposizioni, sono rappresentati Avs, Pd e M5s. I dem presiedono già la Giunta delle elezioni e i 5stelle la Vigilanza Rai. La presidenza della Giunta delle autorizzazioni potrebbe quindi andare a un esponente di Avs, ovvero a Devis Dori, l'unico rappresentate del partito a far parte di questa speciale commissione.