l'intervento
Fadlun (comunità ebraica di Roma) risponde a Conte: "Su Israele aggiunge confusione a confusione"
L'ex premier aveva scritto al Foglio per rispondere alle critiche del presidente della comunità ebraica romana. La controreplica: "Evita ancora di ricordare cos'è stato il 7 ottobre"
"Purtroppo, nella sua lettera al 'Foglio' l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, insiste nella confusione fra Stato di Israele e comunità ebraiche. E aggiunge confusione a confusione quando evita di ricordare che il 7 ottobre Israele è stato aggredito da centinaia di terroristi di Hamas che hanno scatenato una minuziosa e crudele 'caccia all’ebreo' uccidendo, stuprando e rapendo anziani, donne e bambini, in quanto ebrei". Lo dice in una nota Victor Fadlun, presidente della comunità ebraica di Roma. Fadlun aveva rilasciato un'intervista al Foglio in cui criticava le posizioni espresse dall'ex premier e presidente del M5s alla Marcia della pace. "Le parole con cui addita gli ebrei e avalla le manifestazioni di piazza e quelle nelle università contro Israele e contro le comunità ebraiche non sono e non possono essere parole di pace", aveva detto. Conte ha risposto alle parole del presidente della comunità ebraica con una lettera pubblicata oggi sul nostro giornale.
"Conte non riconosce che in questa guerra, come nelle precedenti, Israele è l’aggredito e Hamas l’aggressore (insieme agli altri gruppi del terrore che comandano nella Striscia). E la dimostrazione è che attribuisce a Israele scopi che non sarebbero difensivi, ma espansionistici", dice Fadlun rispondendo a Conte. "Inoltre, fra gli 'orrori' significativamente gli sfugge l’uso dei civili palestinesi come scudi umani a Gaza. E non ha avvertito la necessità di spendere nella sua lunga lettera una sola parola per ricordare le decine di ostaggi, vivi e morti, ancora nelle mani dei terroristi, e chiederne la liberazione. Così come ha evitato di pronunciarsi contro le parole e gli episodi di antisemitismo di cui da quasi un anno siamo vittime noi cittadini italiani in quanto ebrei, e gli ebrei in tutto il mondo. Questa è la realtà, il resto è politica.", ha concluso il presidente.