Ironia
Grillo sfotte Todde: "Sardegna non idonea alle rinnovabili? E allora torniamo al carbone"
Il fondatore del M5s contro la governatrice sarda e le sue politiche energetiche. La contestazione paradossale: "Ma quale fotovoltaico. Dobbiamo fare una grande rivoluzione con carbone e gasolio!". Lei risponde: "La transizione energetica la faremo, ma dove e come lo decidono i sardi"
"Finalmente un po' di verità su questo ambientalismo da strapazzo: e basta con il vento, il sole, il fotovoltaico! Ci vuole il carbone! Abbiamo capito finalmente che ci vuole il carbone anche un po' zolforato come quello di Sulcis!". A scriverlo è il fondatore del Movimento 5 stelle Beppe Grillo in un (molto) ironico post sul suo blog. L'articolo si intitola "Chiudete i ventilatori che c’è vento" ed è un chiarissimo sfottò contro le posizioni di politica energetica della presidente della regione Sardegna, Alessandra Todde.
Nel post, tra una moltitudine di punti esclamativi, Grillo contesta la moratoria voluta da Todde sull'istallazione delle pale eoliche e le sue posizioni in merito alla transizione energetica sull'isola. La governatrice è stata eletta con il campo largo. Poi, nella faida interna al Movimento, si è "schierata" dalla parte del presidente Conte. “Suggerire, scherzare, è lecito, ma il M5s non è un partito padronale", aveva detto al Foglio. "E quando si vedono atteggiamenti di un singolo che vorrebbe imporre i temi della discussione, è giusto che la comunità di reagisca. E lo ha fatto”. Sul tema specifico dell'energia, Todde ha imposto un blocco di 18 mesi alle rinnovabili e, insieme alla giunta, ha varato un decreto regionale che identifica le aree "idonee" e "inidonee" per l'istallazione di opere di ingegneria green. Peccato che – parole sue – "la maggior parte del territorio sardo sarà area non idonea a ospitare impianti di produzione da energia rinnovabile". Una posizione che non è piaciuta affatto al garante del Movimento, che della transizione energetica e dell'ambientalismo ha fatto una delle cinque stelle, ovvero uno dei pilastri, del partito.
"Dobbiamo fare una grande rivoluzione in Sardegna!", polemizza Beppe Grillo nel post. Nella sua contestazione paradossale non fa mai il nome di Todde. Ma l'obiettivo della sua invettiva è lampante. "Innanzitutto proibire i pattini a remi, solo a motore, e i braccioli per i bambini solo col motorino! Proibire le barche a vela, basta con 'sto vento! Bombole di gas, gpl o metano per friggere, altro che elettrico, basta!", continua, in un crescendo di surrealtà. "Vento, sole, mare, sono tutte invenzioni dei movimenti ambientalisti fasulli, non c’è nessun effetto serra! E infine dobbiamo proibire le fonti d’acqua, usare solo acqua in bottiglia, che viene prodotta con l’energia del carbone!". Non bisogna lasciarsi sfuggire "il momento" per fare "una rivoluzione straordinaria in Sardegna!", conclude Grillo. Insomma, senza rinnovabili, l'alternativa resta il fossile.
Non si fa attendere la reazione di Alessandra Todde: “La transizione ecologica si deve fare e si farà, come abbiamo già detto più volte", spiega in una nota la governatrice sarda. "Ma senza calpestare ambiente, paesaggio e territorio. Ed evitando che venga consumato ulteriore suolo. Per i sardi e la Sardegna, l’ambiente e il paesaggio sono beni primari e identitari. E questo è un valore fondante anche per la comunità 5stelle che Todde sta rappresentando al governo della regione. La transizione energetica deve esser fatta e noi faremo, ma dove e come decidono i sardi. La Sardegna chiuderà le centrali a carbone e renderà i sardi autonomi dal punto di vista energetico”. E aggiunge che l'obiettivo della giunta è che "ogni famiglia e impresa sarda si possa produrre la propria energia. Infatti, da qui al 2030, investiamo circa un miliardo di euro per le comunità energetiche, impianti fotovoltaici, accumuli di energia elettrica per autoconsumo, con incentivi - anche a fondo perduto - destinati a cittadini, comuni, imprese, privati ed enti regionali".