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Piantedosi sui pro Pal: "Nelle piazze c'è chi vuole destabilizzare". Allerta per le commemorazioni del 7 ottobre
Il ministro dell'Interno rivendica la decisione del Viminale, dopo gli scontri di sabato. Oggi l'udienza direttissima per un manifestante arrestato. La premier Meloni alla Sinagoga di Roma per l'anniversario del 7 ottobre
"Non ci sono informazioni specifiche su azioni ostili in corso di organizzazione sul nostro territorio nazionale. Come tuttavia si è visto da ultimo nella manifestazione di sabato, c'è una crescente radicalizzazione di alcune posizioni e la evidente suggestione di alcuni di cavalcare i temi della crisi insorta con gli attacchi del 7 ottobre scorso allo scopo di rinnovare comportamenti e progetti di destabilizzazione, creando un clima di tensione". Lo ha detto, in un'intervista al Messaggero, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. Il responsabile del Viminale nel colloquio ha voluto spiegare che manifestazioni come quella tenutasi sabato a Roma "ci hanno imposto di elevare al massimo livello tutte le attività sia di prevenzione sia di presidio a difesa degli obiettivi sensibili. Le forze di polizia, come sempre, hanno predisposto servizi e misure con l'obiettivo di scongiurare ogni possibile criticità, tanto più in occasione di una ricorrenza come questa", per l'appunto il 7 ottobre. Proprio oggi, a Roma, è prevista una commemorazione alla Sinagoga di Roma, al quartiere ebraico, in ricordo delle vittime di un anno fa, a cui prenderà parte anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Per l'occasione è stata innalzata l'allerta in alcuni luoghi sensibili (la Sinagoga di Roma, così come l'ambasciata israeliana, sono tra questi).
Piantedosi è tornato proprio sulla manifestazione di sabato, in cui sono rimasti feriti 24 agenti di polizia. "I fatti hanno dimostrato che avevamo visto giusto nel decidere il divieto. Si è trattato di una decisione fondata su elementi oggettivi grazie alla quale si è potuto evitare che manipoli di violenti si confondessero ancor più facilmente in una manifestazione significativamente più numerosa, per realizzare l'unico reale obiettivo di esprimere violenza. E questo si coglieva già dai proclami che avevano accompagnato alcuni preavvisi della manifestazione, anche con inaccettabili riferimenti alla volontà di celebrare un eccidio. Contenendo con equilibrio i manifestanti, le forze di polizia hanno salvato il centro dei Roma da probabili violenze e da danneggiamenti che sarebbero difficilmente stati controllabili. Nelle immagini che abbiamo visto c'è la riprova della fondatezza dei ragionamenti alla base dell'emanazione del divieto", ha detto il ministro dell'Interno. Che ha anche spiegato, ragionando sul rischio "lupi solitari", come in un anno ne siano stati espulsi 90 dal paese.
Sulle violenze di sabato oltre alla denuncia di Meloni, che ha parlato di "violenza assurda", sono arrivati gli smarcamenti anche dell'opposizione. "Il Pd non c'entra col corteo di sabato a Roma. Noi con chi vuole inneggiare ad Hamas e a quello che è successo il 7 ottobre non abbiano nulla a che spartire", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein.
Questa mattina alcuni manifestanti pro Pal si sono radunati davanti al tribunale di Roma, a piazzale Clodio, dove oggi si tiene l'udienza direttissima per il manifestante arrestato dopo gli scontri alla manifestazione di sabato. Al trentenne sono contestate le accuse di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. I manifestanti a piazzale Clodio hanno esposto lo striscione "Fermiamo il genocidio, Palestina libera".