Festa dell'ottimismo

Fontana: "La democrazia va difesa, non è scontata. Il Parlamento si occupi dei temi etici"

Il presidente della Camera: "Alcuni argomenti creano divisioni anche all'interno dello stesso partito. Difficile trovare soluzioni politiche in poco tempo, ma il dibattito è sempre produttivo"

Redazione

"Il sistema democratico va difeso giorno per giorno perché per arrivare a questo livello di democrazia c'è stato un lungo processo che ci ha permesso oggi di avere un diritto che in molti paesi non c'è: quello di voto".  Il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana inizia così il dialogo con Maurizio Crippa alla Festa dell'ottimismo a Firenze .

"E' importante pensare di essere ottimisti, ma questo significa anche sapere che il futuro ci può riservare momenti difficili: essere presidente della Camera è bello, ma è molto impegnativo soprattutto perché ci si deve togliere i panni della propria parte politica". Ma qual è lo stato della democrazia nel mondo? "Viviamo in un'epoca difficile: ci dimentichiamo nel confronto con gli altri quella che è la civiltà. La democrazia va difesa, non è scontata", risponde Fontana.

Le democrazie sono accusate di essere litigiose, è così? "C'è stato un grande sviluppo della democrazia parlamentare nel corso del tempo, ci sono molti più dialoghi e molta più cooperazione oggi tra i diversi parlamenti europei e questo ti permette di vedere quali sono le politiche buone e quali possono essere i problemi da risolvere. Il costo della democrazia rispetto alla dittatura è di essere più lenta, ma è un costo necessario e doveroso, se vogliamo vivere in libertà. Nel Parlamento ci sono tantissime persone che si impegnano, di diverso schieramento politico, fa poco rumore, si vede meno, non copre le prime pagine dei giornali, ma c'è. Dobbiamo difendere il buono e il bello della democrazia e del Parlamento".

Ma tutti i parlamenti sono uguali o alcuni possono mettere a rischio la coesione? "Il Parlamento serva proprio a questo: a osservare quelle che sono le spinte della società e a canalizzarle attraverso le istituzioni. Ho studiato l'anarchismo in Italia: il presidente Giolitti ha provato non solo a reprimere quel fenomeno, ma ha cercato anche di capire la natura della spinta per canalizzarla e far spegnere questo fenomeno".

In Europa intanto si sta riaccendendo la questione di Dublino e in particolare sulla questione dei migranti, un tema importante e "cruciale" come ha detto lo stesso Mattarella. "Io sono convinto che sia importante avere un rapporto privilegiato con tutti i paesi del Mediterraneo, perché è casa nostra ed è una delle zone più importanti per gli equilibri geopolitici mondiali. Creare un sistema di accoglienza migliore consentirà di avere persone che possano integrarsi con l'Europa. I migranti sono un tassello del mosaico: l'Italia deve capire che è una potenza nel Mediterraneo, se non lo facciamo qualcosa, lo faranno altri paesi".

Il cardinale Matteo Zuppi al Foglio ha ribadito che la Chiesa non fa ingerenza verso lo stato italiano, ma chiede lo stesso atteggiamento nei confronti della Chiesa e ha detto che sui temi etici bisogna allenare la coscienza. "Da sempre, anche in Usa, le tematiche etiche scaldano molto i cuori. Finché succede questo bene, perché vuol dire che ci sono persone che credono in qualcosa, è chiaro che trovare una soluzione politica in Parlamento su queste questioni è molto difficile non tanto per appartenenza politica, ma perché alcune tematiche creano divisioni all'interno dello stesso partito. Sono convinto che il Parlamento deve affrontare questi temi, anche se è difficile arrivare a qualcosa in poco tempo, ma il dibattito è sempre produttivo".

 

 

 

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