Festa dell'ottimismo

Renzi: "Conte non vuole Schlein a Palazzo Chigi"

Il leader di Italia Viva conferma la volontà di stare nel campo largo e attacca il capo dei grillini. "Nessuna lezione di coerenza da chi ha votato i decreti Salvini. Clamoroso che il presidente del Senato La Russa faccia scouting in Parlamento"

Redazione

"Non do consigli a Elly Schlein, perché penso che lei si è presa il suo posto vincendo le primarie. Non è stata scelta a caso come qualcuno che si è ritrovato presidente del Consiglio, tirato fuori dal cilindro da Spadafora e Di Maio".  Matteo Renzi parla alla Festa del Foglio, intervistato da Simone Canettieri. Si muove tra campo largo, stoccate a Conte – "Niente lezioni di coerenza da chi ha votato i decreti sicurezza" – e attacchi a Giorgia Meloni e al suo governo. 


"Quante volte ci sentiamo con Schlein? Quello che è necessario. Lei dice: 'voglio un’alleanza senza veti'. Dopodiché in alcune regioni non riesce a farlo, come in Liguria dove la volontà di Schlein si è infranta sui veti di Conte. Ma la verità è che Conte non ce l’ha con me, ma vuole indebolire la segretaria del Pd. Perché non ritiene accettabile che la candidatura alla presidenza del Consiglio non sia la sua, per lui non è accettabile", dice l'ex premier. Sarebbe un’alleanza come l’Unione di Prodi, segnata da difficoltà e divergenze tra i protagonisti? "Ma questa alleanza già c'è stata nel Conte 2, quando abbiamo fermato nel 2019 Salvini in mutande al Papeete, che chiedeva pieni poteri: avremmo avuto Salvini come presidente del Consiglio a gestire Covid e Ucraina. Allora ho fatto l'accordo con i 5 Stelle pur soffrendo come un cane, perché era l’unico modo di salvare il paese dal sovranismo, così come mettersi insieme è l'unico modo per mandare a casa Meloni". 

Quanto alla sua collocazione politica, il senatore di Iv dice non aver mai cambiato idea, "avendo scelto un centro riformista da quando vinsi le primarie a Firenze. Le mie idee sono state sempre lì. Io sono sempre stato dalla parte di Blair, Clinton, Barack Obama. Conte non ha la minima idea se stare con Kamala Harris o Donald Trump. Conte che da lezioni sul riformismo è lo stesso che ha votato i decreti Salvini. Lezioni di coerenza da lui non le accetto"

Infine Renzi torna a rivendicare ancora una volta la manovra che ha portato a Palazzo Chigi Mario Draghi, prima di soffermarsi sul governo attuale. "Siamo l'unico paese insieme alla Corea de nord, dove una sorella fa la premier e l'altra guida il partito" Quanto durerà questa legislatura? L'ubriacatura populista finirà presto", risponde Renzi. Infine sposta l'attenzione sulla cronaca politica delle ultime ore. Sui tentativi di Ignazio La Russa di convincere alcuni parlamentari di Iv a passare i maggioranza. "Non mi preoccupa se  la maggioranza cerca di portare con sé i parlamentari. Ma è clamoroso, mi sconvolge, che questo lavoro lo faccia il presidente del Senato. Deve fare l'arbitro, non può fare il giocatore. Non possono continuare con questa cultura da padroni delle istituzioni".




 

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