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Giorgetti: "Le banche faranno sacrifici. Con questa Manovra il taglio del cuneo diventa strutturale"

Il ministro dell'Economia presenta la prossima Legge di bilancio e assicura: "Nessuna nuova tassa, grazie a una gestione prudente e responsabile della finanza pubblica. Chi ha usufruito del Superbonus deve fare l'aggiornamento delle mappe catastali”

Redazione

Il contributo delle banche, "il sacrificio", l'attenzione alle famiglie, la conferma taglio del cuneo fiscale, le misure sulle pensioni e quelle sul catasto. Dopo l'approvazione del disegno della legge di bilancio, nel Consiglio dei ministri di ieri sera (qui trovate tutte le novità), Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti presenta il pacchetto di norme in una conferenza stampa da Palazzo Chigi.

"C'è un significativo intervento su banche e assicurazioni” pari a 3,5 miliardi nel biennio 2025-2026. "Qualcuno lo chiama extra-profitto e qualcuno contributo, io lo chiamo sacrificio e ora diventa intellegibile a tutto il popolo italiano", spiega il ministro, aggungendo che anche i ministeri e le amministrazioni dello stato dovranno fare la loro parte attraverso "tagli con una riduzione media del cinque per cento. Saranno chiamati a rispettare alcune regole elementari di buona finanza". Giorgetti fa riferimento alla razionalizzazione delle spese, ma anche al tetto dei compensi dei vertici della partecipate, che potranno al massimo essere equiparati al compenso della presidente del Consiglio. Intanto l'Associazione bancaria italiana fa sapere in una nota che si esprimerà sulla Manovra quando sarà possibile esaminarne l'articolato nel dettaglio. “Penso che le banche facciano bene a essere caute”, commenta il titolare del Mef: "Credo la vicenda fosse abbastanza nota, e anche interiorizzata dai mercati, quindi va come è giusto che vada. I pescatori e gli operai saranno contenti dopo questa legge di Bilancio, un po' meno le banche”. 

La manovra considererà con particolare attenzione i redditi medio-bassi e il lavoro dipendente: “Non ci saranno nuove tasse", assicura Giorgetti. Nel dettaglio, "non solo confermiamo il cuneo fiscale ma facciamo in modo che ci sia anche qualche beneficio per i redditi oltre i 35 mila euro, fino ai 40 mila euro". Sul fronte delle pensioni, il governo conferma “i provvedimenti dello scorso anno e il meccanismo di incentivazione per coloro che raggiungono l'età pensionabile ma che permangono in servizio su base volontaria”, prevedendo inoltre l'introduzione di “un nuovo meccanismo di incentivazione per chi raggiunge l'età per il pensionamento in ambito pubblico e privato” ma decide di rimanere al lavoro. Si tratta di "un incentivo significativo sotto l'aspetto anche fiscale” finalizzato a sostenere le tipologie di professioni in cui “è più difficile il reclutamento” e che rende la misura, stando alle parole del ministro, "oggettivamente molto interessante”.

Questa manovra è resa possibile, prosegue Giorgetti, grazie a “una gestione prudente e responsabile della finanza pubblica, che ha creato spazi di bilancio per rendere strutturali misure come il taglio del cuneo fiscale, che in tanti pensavano fosse una misura una tantum”. Mentre riguardo l'aggiornamento del catasto, oggetto di discussione nei giorni precedenti, il ministro spiega: “Non è contenuta nella legge di Bilancio, c'è già  nell'ordinamento ed è uno degli impegni assunti nel Piano strutturale di bilancio (Psb)”. In particolare, “non si tratta di un aggiornamento delle rendite catastali ma banalmente quello che già normalmente è previsto per tutti noi: chi ha usufruito del Superbonus deve fare l'aggiornamento delle mappe catastali”, mentre per coloro che non hanno mai adempiuto alle dichiarazioni relative al proprio immobile "procederemo con gli strumenti a disposizioni a vedere se esiste e non esiste”.

 

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