Foto LaPresse

Dal Quirinale

Mattarella riceve i nuovi Cavalieri del lavoro. Marina Berlusconi: “Lo dedico a mio padre”

Redazione

Durante la cerimonia di consegna, il presidente della Repubblica ha sottolineato l'importanza delle realtà imprenditoriali italiane, “motrici di un benessere ampio” per famiglie e territori. Riceve l'insegna anche la presidente di Mondadori: “Silvio Berlusconi resterà per sempre 'il Cavaliere'” 

"Eventi straordinari come le guerre, le pandemie, le catastrofi naturali, possono intervenire, deviando il corso della storia, ma l'investimento sui giovani, rappresenta semplicemente il futuro". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere dell'Ordine "Al Merito del Lavoro" ai Cavalieri del lavoro nominati il 2 giugno 2024, svoltasi questa mattina presso il palazzo del Quirinale. Il capo dello stato ha sottolineato la difficoltà e la lentezza dell'inserimento dei più giovani nel mondo del lavoro. In particolare, “nella fascia d'età compresa tra i 20 e i 34 anni lo scarto sul mercato del lavoro nazionale rispetto alla media dell'Unione europea è di 13 punti percentuali a danno dei giovani italiani”. Uno squilibrio che “accresce i rischi di emorragia verso l'estero di energie preziosissime” e penalizza le giovani generazioni, a cui il presidente dedica un invito speciale: “Prendetevi il futuro. Non è un gesto di egoismo. Al contrario, è risposta all'appello alla responsabilità e all'impegno”.

Mattarella sottolinea l'importanza di aziende e realtà produttive: “Sono motrici di un benessere ampio delle famiglie, sviluppano filiere, fanno crescere territori”. Ed è proprio la consapevolezza di questa responsabilità a rendere “gli operatori economici partecipi del compito e della responsabilità di dirigere il paese”. Nel dettaglio, prosegue, “la vivacità delle imprese e la loro capacità di affrontare le sfide del mercato, anche nelle condizioni mutevoli e difficili di questi ultimi anni, ci ha consentito di riprenderci dopo la stagione delle crisi finanziarie e dopo la grande battuta d'arresto conseguente alla pandemia da Covid”. Un ruolo che si riflette non solo sul fronte commerciale, ma anche sociale: “Il lavoro è potente strumento di integrazione, e penso ai tanti immigrati e alle necessità del mondo produttivo. Le imprese possono recare consistenza su questo terreno, spesso preda di paure irrazionali se non di eccitate fobie”.

“L'Italia è tornata a crescere” afferma il presidente ricordando come i più recenti dati di Bankitalia certifichino “un balzo del nostro paese: la posizione netta sull'estero, a giugno di quest'anno, era creditoria per circa 225 miliardi di euro”, vale a dire il 10,5 per cento del pil. “Il merito è delle imprese, dei capitani d'impresa, dei loro collaboratori, insieme alle lavoratici e ai lavoratori che in esse operano”, e pare “irragionevole non venga notato dalle agenzie di rating nel valutare prospettive e affidabilità dell'economia italiana”

La strada da scegliere, secondo Mattarella, è quella di una maggiore integrazione con l'Unione europea attraverso "l'unione bancaria, una politica comune di bilancio, investimenti per l'innovazione, affrontando i temi fiscali. Le imprese ne sono consapevoli”. Un percorso che punta a rendere l'Europa un modello produttivo a livello globale: “Sviluppare sostenibilità e guardare alla qualità è misura esigente di una civiltà europea che non voglia essere posta ai margini”, rimarca Mattarella. Che aggiunge: “Una migliore qualità dello sviluppo consolida il progresso del nostro modello sociale, e anche del modello democratico”. Ma affinchè queste capacità siano preservate, occorrerà “provvedere all'approvvigionamento stabile e sicuro dei beni necessari alla competitività delle imprese”, commenta durante la cerimonia il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, secondo cui “serve uno stato stratega che abbia il senso della realtà” e riesca a garantire fra i beni energetici “la tecnologia nucleare accanto alle rinnovabili”. 

"Un'attenzione del tutto particolare per la nostra competitività, oltre che per una evidente questione civile, merita il tema della partecipazione femminile al mondo del lavoro” aggiunge poi il presidente della federazione nazionale dei Cavalieri del lavoro, Maurizio Sella. “Quest'anno ricorre il 60° anniversario dalla nomina della prima donna insignita Cavaliere del lavoro, Gilberta Gabrielli Minganti, imprenditrice metalmeccanica di Bologna”. Un anniversario che la federazione ha celebrato con un “volume dedicato alle donne insignite nel Novecento: "Donna e Impresa. Storie di Cavalieri del Lavoro'. Sono storie imprenditoriali che fotografano la trasversalità e l'ampiezza di un potenziale prezioso”. 

 

Le parole di Marina Berlusconi

Fra i 25 nuovi cavalieri del lavoro spicca Marina Berlusconi, attuale presidente di Fininvest e del gruppo Arnoldo Mondadori editore. “La nomina a Cavaliere del lavoro è un onore grandissimo, per il quale desidero davvero esprimere tutta la mia gratitudine al presidente Mattarella e al Consiglio dell’Ordine al Merito del lavoro” sottolinea l'impreditrice, che dedica il riconoscimento al padre, che 47 anni fa ha ricevuto lo stesso titolo. Silvio Berlusconi resterà per sempre 'il Cavaliere'” continua, ricordando il momento della cerimonia del 1977  “ero una bambina, e quel momento resterà per sempre nel mio cuore”.

“Vorrei anche aggiungere che questo titolo non è soltanto mio, appartiene anche a tutte le persone che lavorano nel Gruppo Mondadori e più in generale in Mediaset e in tutto il Gruppo Fininvest” conclude Marina Berlusconi, “questo cavalierato è anche per loro e con loro desidero condividerlo, perché è un riconoscimento al loro impegno, alla loro energia, alla loro passione”. 

 

L'elenco dei 25 Cavalieri del lavoro

Ecco tutti i nuovi Cavalieri del lavoro nominati lo scorso 2 giugno, insieme al settore imprenditoriale in cui sono attivi:

Lucia Aleotti (Toscana - Industria, Farmaceutica)

Eufrasio Anghileri (Lombardia - Industria, Siderurgica)

Giovanni Arena (Sicilia - Commercio, Grande distribuzione)

Pietro Beccari (Estero - Industria, Moda e design di lusso)

Marina Elvira Berlusconi (Lombardia - Industria, Editoria)

Paolo Bertazzoni (Emilia-Romagna - Industria, Elettrodomestici)

Maria Chiara Boni (Lombardia - Industria, Moda abbigliamento)

Giorgio Campagnolo (Veneto - Industria, Abbigliamento sportivo)

Carmine Caputo (Campania - Industria Alimentare, Molitoria)

Caterina Imelde Caselli (Lombardia - Industria, Discografica)

Carlo Cimbri (Emilia-Romagna - Terziario, Assicurazioni)

Graziano Giordani (Marche - Artigianato, Ricami)

Raffaella Leone (Lazio - Terziario, Cinematografia)

Matteo Bruno Lunelli (Trentino Alto Adige - Vitivinicolo, Spumanti)

Fausto Manzana (Trentino Alto Adige - Terziario, Servizi informatici)

Giuseppe Marino (Piemonte - Industria, Ferroviaria)

Francesco Giovanni Muntoni (Sardegna - Terziario, Alberghiero)

Duilio Paolino (Piemonte - Industria, Macchinari agricoli)

Vito Antonio Primiceri (Puglia - Terziario, Credito)

Fabio Ravanelli (Piemonte - Industria, Cosmetica)

Edoardo Roncadin (Friuli Venezia Giulia - Industria e commercio, Prodotti surgelati)

Enrico Samer (Friuli Venezia Giulia - Terziario, Logistica)

Antonio Serena Monghini (Emilia-Romagna - Industria energetica, Petrolio)

Giovanni Sgariboldi (Lombardia - Industria, Cosmetici e profumi)

Aquilino Carlo Villano (Campania - Industria, Aerospazio)

 

Accanto ai neo Cavalieri, è stata consegnata una medaglia ai Cavalieri del lavoro che appartengono all’Ordine da 25 anni, ossia Giuseppe Pasquale Marra, il presidente del gruppo Adnkronos, Mario Casoni, Enzo Cavallari, Piergiorgio Coin, Giovanni Gustavo Delle Piane, Gabriele Galateri di Genola e di Suniglia, Giorgetto Giugiaro, Learco Malaguti e Alessandro Scelfo.