Le reazioni
La Russa: "Togliere la Fiamma dal simbolo FdI? Anche il mondo finirà prima o poi...". Rampelli: "Non si tocca"
L'intervista del ministro Ciriani al Foglio ha dato il via a un dibattito nel partito di Giorgia Meloni. Il presidente del Senato non chiude all'ipotesi (con una battuta). Il no del vicepresidente della Camera: "Non ha niente a che fare con il fascismo"
Togliere la Fiamma dal simbolo di Fratelli d'Italia? "Anche il mondo finirà prima o poi..". E' con questa battuta che il presidente del Senato Ignazio La Russa ha risposto all'intervista rilasciata dal ministro Luca Ciriani al Foglio. In cui il titolare dei Rapporti con il Parlamento dice: "Se vogliamo andare avanti, e noi certamente vogliamo guardare avanti cioè al futuro, allora arriverà anche il momento di spegnere la Fiamma". Quella di La Russa non è stata l'unica reazione nel partito di Giorgia Meloni. "Quando l'argomento dovesse essere posto nelle competenti sedi politiche, non vi sarà difficoltà ad affrontarlo", ha detto il capogruppo alla Camera di FdI Tommaso Foti. Mentre per il deputato Manlio Messina, "è un tema su cui io credo il partito si possa confrontare tranquillamente... Ormai è arrivato il momento di immaginare un percorso che ci possa anche far comprendere anche agli altri che il nostro è un partito maturo e aperto. Non credo che la fiamma rappresenti il contrario, ma discutere di innovazione, novità e di nuovi percorsi penso che faccia sempre bene".
Contrario allo scenario prefigurato da Ciriani invece una tra i fondatori del partito come Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera. "La fiamma non si tocca. Come dice Meloni, è un simbolo che niente ha a che fare con il fascismo ed è adesione alla Repubblica", ha detto ad Huffpost. Aggiungendo che è un simbolo che "continua ad ardere" nella comunità del partito. Un modo per prendere le distanze da parte di colui che è considerato come uno dei pochi dissidenti interni rispetto alla leadership di Meloni.
"Quasi il 30 per cento degli italiani - ha aggiunto Rampelli all'Adnkronos - ha messo una croce sul nostro simbolo, che contiene la fiamma tricolore, non mi pare che i cittadini si pongano questo problema. Anzi, forse ci scelgono anche perché abbiamo la fiamma, bella ma nemmeno troppo originale. In tanti la usano nel proprio logo". FdI "nasce senza fiamma, poi l'abbiamo recuperata, più per stroncare una congiura di alcuni ex colonnelli di An che volevano sabotarci che per convinzione. Ma ora c'è e penso sia logico lasciarla", ha rimarcato il padre dei "Gabbiani" di Colle Oppio, secondo il quale "nei contenuti" la fiamma "rappresenta un argine a una visione della società indistinta, eguale, mercatista, anti-identitaria, ordo-liberista, materialista. Si tratta della costola sociale del conservatorismo".