Le parole

Bertinotti ad Atreju: “L'assenza di Schlein? Non sono il portavoce. Guida un centrosinistra malconcio "

"Si deve dialogare anche fra avversari dichiarati”, ma serve un'opposizione politica adeguata. “La leader dem? Fa quello che può”. Le parole dell'ex segretario di Rifondazione comunista

Redazione

“La sinistra deve opporsi alla destra e i singoli esponenti di entrambi gli schieramenti devono poter dialogare. Senza far venir meno l'opposizione”. A dirlo è Fausto Bertinotti, ex sindacalista e già segretario di Rifondazione comunista fino al 2006, a margine del suo intervento ad Atreju, affiancato sul palco da Pietrangelo Buttafuoco e Paolo Bonolis. In sottofondo suona la colonna sonora de “Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo”, ma il duello che l'ex europarlamentare propone ha poco di film western: “Quello che conta è il rispetto. Io penso che si dialoga anche fra avversari dichiarati”.

    

Bertinotti sottolinea la necessità di un'opposizione politica, giudicando quella odierna come non adeguata: “Io penso che in una situazione di disagio di sofferenza e crisi del paese, il livello di conflitto sociale dovrebbe poter essere all'altezza di questa sfida”.  Glissa immediatamente sull'assenza della segretaria del Partito democratico all'evento – “Non sono il suo portavoce, perchè dovete chiedere a me?” – per poi affermare: “Elly Schlein fa come può la leader di un centrosinistra molto malconcio. Io vengo da un'altra storia, si chiamava via italiana al socialismo, una cosa diversa”. Per poi rivolgersi con asprezza verso la maggioranza di governo: “Se sta dando una risposta concreta al mondo che cambia? Ma per l'amor del cielo!”.