L'ordinanza
Il Tar del Lazio sospende (di nuovo) le limitazioni agli Ncc introdotte da Salvini
Sono “non ragionevoli e proporzionati” i vincoli introdotti per i servizi di noleggio con conducente. I giudici hanno ribadito per la terza volta che l'obbligo di fermarsi ogni 20 minuti tra una corsa e l'altra è illegittimo, condannando Trasporti e Viminale al pagamento di 2mila euro di spese processuali
Il Tar del Lazio ha sospeso alcune nuove modalità operative per i servizi di noleggio con conducente (Ncc), introdotte dal ministero dei Trasporti lo scorso anno. Nell'ordinanza, pubblicata il 27 gennaio, i giudici hanno condannato il ministero delle Infrastrutture e quello dell’Interno al pagamento di 2 mila euro di spese legali a favore dei ricorrenti, fra cui compare la Federazione Italiana Operatori Noleggio (F.I.O.N.) e altre associazioni del settore. Per la trattazione del merito, invece, l’udienza pubblica è fissata al giorno 4 giugno 2025.
Alcuni vincoli e le limitazioni introdotte dal decreto interministeriale n. 226 dell'ottobre 2024, secondo il Tar, “non appaiono ragionevoli e proporzionati” allo scopo stesso della misura, ossia contrastare l’abusivismo e migliorare la tracciabilità delle attività di noleggio con conducente. Fra le novità legate al foglio elettronico c'era infatti quella di un obbligo per gli Ncc di rispettare una pausa di 20 minuti tra una corsa e l’altra. Questa limitazione temporale, si legge nell'ordinanza, comprime “in maniera ingiustificata la libertà d’impresa degli operatori di Ncc” sulle modalità di erogazione del loro servizio,
Illegittima anche la previsione di escludere gli Ncc dalla possibilità di stipulare contratti di trasporto con committenti che esercitano, anche solo in via indiretta, “attività di intermediazione tra la domanda e offerta di autoservizi pubblici non di linea, inclusa quella svolta tramite le piattaforme tecnologiche". Misura che, per i giudici amministrativi, non solo limita “in maniera ingiustificata l’autonomia negoziale degli operatori di Ncc” impedendogli di ricevere prenotazioni attraverso app, ma finirebbe anche per favorire indebitamente finirebbe per favorire indebitamente “gli operatori che erogano servizi di trasporto di persone mediante autoservizi non di linea” (cioè i taxi), col rischio ulteriore di danneggiare gli utenti finali “laddove l’offerta degli altri servizi risultasse satura”.
La sospensione immediata delle misure contenute nel decreto e impugnate si vede necessaria, dicono i giudici, per scongiurare il rischio che “un repentino passaggio al nuovo regime possa tradursi in un irrecuperabile danno concorrenziale per gli operatori di Ncc” non suscettibile, in futuro, di “adeguato ristoro” economico.
Per il ministro Matteo Salvini si tratta del terzo giudizio negativo sul decreto che regola i servizi di noleggio con conducente. Già a gennaio il Tar del Lazio aveva accolto un altro ricorso presentato dall’Associazione Imprenditori Mobilità Sostenibile, sospendendo l’efficacia dello stesso provvedimento. Il mese prima, i giudici amministrativi avevano sospeso la parte in cui stabiliva che gli autisti devono attendere 20 minuti fra una corsa e l'altra. L'esito del contenzioso sarà noto nel giorno dell'udienza pubblica che si terrà il 4 giugno.