editoriali
La proposta di Franceschini mette tutti d'accordo a sinistra, ma non si può fare
E' possibile costruire formule politiche improbabili per ingannare gli elettori ma non è possibile ingannare la legge elettorale, che non consente desistenze né voti disgiunti. Per avere un candidato comune all'uninominale bisogna andare insieme anche al proporzionale
Nel campo progressista siamo oltre il dibattito di qualche decennio fa sul centrosinistra con o senza trattino, che pure aveva dei tratti di surrealtà. Ormai siamo entrati nel campo dell’irrealtà. Da circa una settimana, infatti, si discute della proposta di Dario Franceschini lanciata in un’intervista a Repubblica. Non facciamo più l’Ulivo, che ha portato alla nascita di un partito unico – dice l’ex segretario del Pd – e neppure l’Unione, che era una coalizione tra partiti molto diversi, ma “i partiti di opposizione vadano ognuno per conto suo” al proporzionale e facciano “un accordo sul terzo dei seggi che si assegnano con l’uninominale”.
Per giorni tutti i giornali d’area e i vari esponenti dei partiti di opposizione discutono del “lodo Franceschini”, incluso il leader del M5s Giuseppe Conte che “apre” all’idea. Il campo largo ha finalmente trovato l’uovo di Colombo: “Presentarsi alle politiche senza una coalizione e con un solo accordo sui collegi uninominali”, scrive il Fatto quotidiano. “Invece di costruire una classica coalizione contro la destra” scrive Repubblica, si può “fare un accordo limitato alla quota maggioritaria della legge elettorale: ognuno per conto suo al proporzionale, “salvo concordare una sorta di desistenza nei collegi uninominali”.
Perfetto. Ma come mai nessuno nel centrosinistra ci ha pensato alle scorse elezioni? Per il semplice motivo che non si può fare. Non solo per gli insormontabili problemi politici di un accrocchio del genere, ma perché è tecnicamente impossibile. La legge elettorale, il Rosatellum, non consente desistenze né voti disgiunti (come invece accadeva con il Mattarellum): per avere un candidato comune all’uninominale è necessario andare insieme anche al proporzionale. Bisogna, cioè, fare una coalizione. Per forza. Esattamente come fa il centrodestra. Si possono costruire formule politiche improbabili per ingannare gli elettori, ma non è possibile ingannare la legge elettorale. Neppure con il lodo Franceschini.