(foto Ansa)

il caso

Il governo valuta il ricorso contro la legge sul Fine vita in Toscana. Scontro tra Zaia e gli alleati

Redazione

L'esecutivo ha 120 giorni per decidere di impugnare la norma sul suicidio assisitito della giunta Giani. Gli europarlamentari di FdI attaccano il presidente del Veneto, che dopo aver presentato una legge simile aveva chiesto "basta ipocrisie"

E' una valutazione che si sta facendo in queste ore, sotto la spinta della coalizione di centrodestra. Il governo potrebbe nelle prossime settimane impugnare la legge regionale della Toscana sul suicidio assistito, votata dalla giunta del governatore Eugenio Giani. Una decisione che ha creato scossoni anche all'interno dello stesso Pd, con la componente cattolica che non ha digerito la scelta di Giani e i suoi, senza particolare dibattito interno. Anche se il presidente rivendica di essersi mosso "nei limiti di quanto stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale". Ma gran parte della contrarietà, ovviamente, proviene dall'altro campo. E così, dopo una batteria di dichiarazioni contrarie, provenienti soprattutto da Fratelli d'Italia e Forza Italia, l'esecutivo si tiene buona l'opzione del ricorso. Una decisione che può prendere entro 120 giorni. E che in qualche modo potrebbe entrare anche nel dibattito delle prossime elezioni regionali. 

"L'Italia non diventerà mai come la Svizzera", ha avvertito il portavoce di Forza Italia Raffaele Nevi. "Può una regione intervenire su questo tipo di materie? Secondo noi sono esclusivamente materia dello stato e quindi del Parlamento", ha aggiunto ancora Nevi. Solo che qualcuno, nel frattempo, ha fatto notare che un'eguale sortita era stata provata in Veneto. Ovvero in una delle regioni governate dal centrodestra. Proprio per questo ieri il presidente Luca Zaia, che aveva cercato di far passare una legge sul suicidio assistito ma si era rimesso alla decisione del Consiglio regionale che poi quel testo l'ha affossato anche a causa delle fratture nel centrodestra, ha voluto rimarcare uno "stop alle ipocrisie, perché il tema esiste". Al punto che l'europarlamentare veneta di FdI Elena Donazzan non l'ha mandata a dire: "Il presidente è irrispettoso della volontà della maggioranza dei veneti", recita una nota firmata insieme all'altro europarlamentare meloniano Daniele Polato. "È sbagliato speculare sulla sofferenza delle persone per fini elettorali". 

Di più su questi argomenti: