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Tra migranti, diritti e sovranismo

Le reazioni della politica all'intervista a Marina Berlusconi

Redazione

Mulè: "Questo manifesto è l'eredità attualizzata di un pensiero libero, proiettato nel futuro che discende dalla vita di Silvio Berlusconi". Ronzulli: "Analisi lucida e di prospettiva". Apprezzamento anche da Moratti e Cattaneo. Iv attacca: "Tajani sfiduciato". E Marattin: "Marina certifica l'esigenza di una nuova offerta politica, lontana da questo centrodestra e centrosinistra"

Dal dibattito interno a Forza Italia, alle reazioni nel centrosinistra. Le parole di Marina Berlusconi al Foglio, spaziando dalla politica internazionale all'immigrazione, fino all'economia e ai diritti civili, hanno suscitato commenti e riflessioni.

"La visione di Marina Berlusconi consegnata al Foglio è la declinazione di un manifesto liberale concreto e di grandissimo respiro nel quale si incrociano da una parte il richiamo alla responsabilità che ricade sul ruolo dell'Italia e dell'Europa, dall'altro le azioni che riguardano il presente sempre più legato alla necessita' di governare fenomeni globali per non subirli", dice il vicepresidente della Camera, il forzista Giorgio Mulè. "Questo manifesto - aggiunge -  è l'eredità attualizzata di un pensiero libero, proiettato nel futuro e mai sottomesso a logiche di convenienza o di schieramento che discende dalla vita di Silvio Berlusconi. Marina Berlusconi, ancora una volta, dimostra di essere la naturale continuatrice di questo pensiero",

Parole simili sono arrivate anche Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato, che ha parlato di "lucida, equilibrata, di prospettiva, giustamente attenta ai rischi globali che il nuovo quadro geopolitico rischia di produrre, anche nel mondo economico e finanziario. L'intervista di Marina Berlusconi al Foglio è un'analisi attenta e approfondita, che fotografa fin nei dettagli il tempo che stiamo vivendo, con i suoi pericoli e le opportunità",  Per Alessandro Sorte, deputato di Forza Italia e segretario regionale della Lombardia, le dichiarazioni di Marina "rappresentano una bussola per tutti noi e forniscono utili elementi di riflessione a tutti i leader europei". 

Mentre di fronte all'ipotesi di un impegno diretto in politica da parte di Marina Berlusconi, il capogruppo alla Camera Paolo Barelli dice: "E' una persona seria e responsabile, è a capo di una grande azienda e se fosse così, ben venga. Sicuramente sarebbe una risorsa e sarebbe la benvenuta. Ma non credo che sia questa l'intenzione". Intercettata in Transatlantico, Marta Fascina, deputata di Forza Italia e compagna del Cav. risponde così ai cronisti: ''E' una intervista di altissimo profilo. Marina ha raccolto tutti gli insegnamenti del papà. Si conferma una grande editrice liberale''.


Sempre in zona Forza Italia, dopo aver ribadito che "dobbiamo continuare a scegliere la prospettiva europea", Alessandro Cattaneo si è soffermato, in particolare sul tema immigrazione: "Noi abbiamo un approccio pragmatico da paese serio, atteggiamenti o posizioni crudeli, per così dire, sono lontani anni luce da Forza Italia sin dalla sua fondazione. Crudele, però, è anche far arrivare immigrati nel nostro Paese e poi non poter far fronte all’accoglienza in maniera adeguata. Nelle parole di Marina Berlusconi ritengo vi sia una indicazione alla serietà, quella che un grande Paese deve avere nel gestire queste dinamiche". Poco dopo è intervenuta anche Letizia Moratti: "Sottolineare la necessità di un'Europa più forte e autorevole, capace di affrontare le sfide globali con unità e determinazione, è un richiamo che condivido pienamente. Apprezzo il rilievo sulla competitività e sulla crescita economica come pilastri fondamentali per il progresso del nostro paese e del continente europeo. La sua apertura sui diritti civili, infine, dimostra una sensibilità verso temi sociali cruciali e una attenzione inclusiva della società, presupposto per un doveroso confronto serio e responsabile ormai improcrastinabile". 

 

Di altro segno sono state invece le prese di posizioni arrivate dall'opposizione, in particolar modo dai partiti centristi. "La Forza Italia di Tajani vota la sfiducia al governo Meloni, mentre la famiglia Berlusconi, con Marina, sfiducia Tajani. Mi pare che siano posizioni molto diverse", dice a Skytg24 il senatore di Italia viva Enrico Borghi. La sua collega di partito, Raffaella Paita, aggiunge: "Quello tracciato da Marina Berlusconi è il percorso di una destra europea, moderna, liberale, riformista. Del resto, Silvio Berlusconi non ha mai amato Donald Trump. Quello che colpisce è che le parole di Marina vanno in direzione opposta all’operato del governo e suonano un po’ come una sveglia ad Antonio Tajani, che ha schiacciato le politiche di Forza Italia su quelle di Giorgia Meloni. Un processo innaturale perché Forza Italia è sempre stata una forza europeista e liberale".

Luigi Marattin, che da qualche mese è uscito da Italia viva per dare vita all'associazione politica Orizzonti liberali, dice inoltre che Marina Berlusconi "ha sancito una verità che tanti di noi pensano da tempo: l'offerta politica di cui l'Italia oggi ha bisogno è lontana anni luce sia da questo centrodestra che da questo centrosinistra. Invece di indugiare nel gossip - prosegue Marattin - apriamo una riflessione seria su come è organizzato il sistema politico italiano". Nella stessa direzione vanno anche le dichiarazioni dell'ex Pd Andrea Marcucci, oggi presidente dei Libdem: "Apprezzo l’analisi svolta da Marina Berlusconi. Da Trump all’Europa fino all’agenda italiana, le proposte della presidente del gruppo Mondadori sono quelle che servono. Peraltro la Berlusconi evidenzia anche come gli attuali schieramenti, centrodestra e centrosinistra, siano largamente insufficienti".

A parlare per Fratelli d'Italia è Giovanni Donzelli: Quelle di Marina Berlusconi "sono parole che una ascolta sempre con piacere". Per il centrodestra "ognuno ha il diritto di amare chi vuole, non è compito dello stato normare i sentimenti ma difendere i più deboli. Tra i più deboli ci sono i bambini, che hanno diritto ad avere un padre e una madre", prosegue l'esponente di Fd'I. "Ci sono le battaglie che abbiamo fatto in difesa della donna contro l'utero in affitto", continua Donzelli, che pone come riferimento su questi temi il programma condiviso del centrodestra. "Su questo siamo pronti a confrontarci sempre con chiunque, ma tutte le sensibilità sono ben presenti nel centrodestra, partendo dalla difesa dei più deboli". 

Anche Alleanza Verdi sinistra è intervenuta per commentare l'intervista del Foglio: "Sono poche ma esistono nel centro destra le voci che chiedono una legge sul fine vita, a partire da quelle del presidente Zaia e di Marina Berlusconi. Ma non bastano le testimonianze, seppur autorevoli. Bisogna che si apra nel centro destra un dibattito più libero e coraggioso e in sintonia con il paese", ha detto la capogruppo Luana Zanella, chiedendo al centrodestra di aprire un confronto sui diritti.

“Ho letto l’intervista di Marina Berlusconi e su alcuni punti, soprattutto sul tema Europa e Stati Uniti, non sono d’accordo”. Così il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, intercettato nel Transatlantico della Camera. Sulla difesa comune, ha spiegato, “non sono d’accordo a cedere pezzi di sovranità a non so chi per gestire la difesa degli Stati”. Riguardo poi al nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, Crippa ha sottolineato che “per me è una opportunità, non un problema per l’Europa”. Il leghista, tuttavia, ha affermato di condividere il passaggio sul tema del fine vita: “Sono abbastanza d’accordo. Secondo me, da cattolico, ci sono delle circostanze in cui, se ben normato, il fine vita potrebbe essere una cosa utile”.

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