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Delmastro condannato a otto mesi per il caso Cospito: "Sentenza politica". Meloni: "Resta al suo posto"

Redazione

Il sottosegretario è stato condannato per rivelazione del segreto d'ufficio. A Donzelli, compagno di partito e inquilino, aveva trasmesso informazioni riservate sull'anarchico detenuto al 41 bis. La premier e il ministro Nordio si dicono sconcertati. Le opposizioni chiedono le dimissioni 

I giudici dell'ottava sezione del tribunale di Roma hanno condannato a otto mesi di reclusione Andrea Delmastro, imputato con l'accusa di rivelazione di segreto d'ufficio, in relazione al caso dell'anarchico Alfredo Cospito. "Spero ci sia un giudice a Berlino ma non mi dimetto", ha commentato il sottosegretario alla Giustizia subito dopo la sentenza, aggiungendo poi con un post su Facebook che si tratta di "una sentenza politica". Le opposizioni chiedono le dimissioni, ma il governo difende Delmastro. “Sono sconcertata per la sentenza di condanna del sottosegretario Andrea Delmastro – ha dichiarato la premier Giorgia Meloni – per il quale il pubblico ministero aveva inizialmente richiesto l’archiviazione e successivamente l’assoluzione. Mi chiedo se il giudizio sia realmente basato sul merito della questione. Il sottosegretario Delmastro rimane al suo posto”, ha detto. Meloni ha incontrato il ministro della Giustizia Carlo Nordio a Palazzo Chigi, il quale ha rinnovato la sua "incondizionata fiducia" verso il suo sottosegretario.

 

   

Questa mattina la Procura di Roma aveva chiesto l'assoluzione: per i pm Paolo Ielo e Rosalia Affinito manca l'elemento soggettivo del reato.

 

Delmastro è stato indagato per aver rivelato al compagno di partito (e coinquilino) Giovanni Donzelli informazioni sulla detenzione di Cospito, che vennero usate dal deputato di FdI in Aula per attaccare il Pd.

 

"Il tribunale di Roma mi condannerà, me lo sento, anche se la deposizione dell’ex capo del Dap Francesco Basentini è stata chiarissima e mi scagiona totalmente", aveva detto Delmastro intervistato dal Foglio l'8 febbraio. Aggiungendo però che anche in caso di condanna non si sarebbe dimesso, perché "il mio caso è diverso da quello di Daniela Santanché". 

  

Le reazioni dei politici

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è detto “disorientato e addolorato” per la notizia, esprimendo comunque “incondizionata fiducia” a Delmastro. "Sono disorientato e addolorato per una condanna che colpisce uno dei collaboratori più cari e capaci. Confido in una sua radicale riforma in sede di impugnazione e rinnovo all'amico Andrea Delmastro la più totale e incondizionata fiducia", afferma il ministro. "Continueremo a lavorare insieme per le indispensabili e urgenti riforme della giustizia". Piena solidarietà anche dal il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti, che ha giudicato la sentenza “ingiusta”.

La condanna a Delmastro “dimostra quanto questa classe dirigente sia inadeguata”, ha scritto la segretaria del Partito democratico Elly Schlein: “Giorgia Meloni adesso lo faccia dimettere anziché continuare a mentire sui fondi alla sanità pubblica e a non far nulla sulle bollette più care d'Europa”.

“La condanna del sottosegretario Delmastro conferma in sede penale, dove siamo stati ammessi come parte civile, le valutazioni politiche già espresse nei confronti di un esponente di spicco del partito di Giorgia Meloni che, evidentemente, si è reso parte attiva di comportamenti gravi e lesivi dell'onorabilità del ruolo ricoperto, utilizzando informazioni riservate per colpire gli avversari politici”. Così i parlamentari Pd Debora Serracchiani, Walter Verini, Silvio Lai e l'ex ministro dem Andrea Orlando, secondo cui “si tratta di un duro colpo per l'ex avvocato di fiducia della premier Meloni e responsabile giustizia del suo partito, prima di andare a ricoprire l'attuale incarico a via Arenula che sta svolgendo in maniera poco onorevole e poco disciplinata”.

“Il sottosegretario Delmastro, quello che giocava con i documenti riservati col coinquilino Donzelli, è stato condannato in primo grado per rivelazione di segreto d'ufficio. Ha già annunciato che non si dimetterà. Non avevamo dubbi. Purtroppo”, commenta su X il presidente del Movimento cinque stelle, Giuseppe Conte. "Da Delmastro a Santanché si sentono ormai tutti intoccabili”, ha aggiunto il leader pentastellato, che punta il dito verso la premier Meloni “che chiedeva le dimissioni di tutti dall'opposizione e ha perso la coerenza da qualche parte a Colle Oppio. Poltrone piene di colla per i suoi amichetti, anche se l'amichetto è un condannato in primo grado al ministero della Giustizia per violazione dei doveri d'ufficio”.

Oltre a invitarlo a dimettersi, il segretario di +Europa Riccardo Magi ha augurato a Delmastro di dimostrare la sua innocenza nei successivi, ma “anche di riflettere sulle sadiche parole pronunciate da lui più volte nei confronti delle persone condannate e verso la popolazione carceraria”. 

Per il leader di Italia viva Matteo Renzi “la condanna in primo grado del sottosegretario alla giustizia Delmastro Delle Vedove non cambia nulla”. Al contrario “Delmastro era incapace di fare il sottosegretario alla giustizia anche prima della (nuova) condanna: uno come Delmastro non merita di stare al governo per quello che dice, non per le condanne che prende. Uno con la sua storia è un perfetto sottosegretario alla giustizia solo nella Repubblica delle Banane”.

 

“In attesa che il sottosegretario Delmastro si dimetta dal suo incarico dopo la condanna a 8 mesi, il gesto delle dimissioni lo può fare il direttore di RaiNews dopo il titolo di oggi…”. Lo ha scritto Nicola Fratoianni sui social, postando lo screenshot del titolo della testata in cui si legge "assoluzione per Delmastro".

  

             

La sentenza di oggi è “esclusivamente politica” per il presidente dei deputati di Fratelli d'Italia, Galeazzo Bignami, secondo cui l'unica responsabilità del sottosegretario “è stata quella di aver fatto sapere agli italiani che esponenti del Pd erano andati a incontrare mafiosi in carcere”. 

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