(Ansa)

Dal Giappone

Le sberle di Mattarella ai putiniani d'Italia: "La pace in Ucraina non omaggi la prepotenza delle armi"

Redazione

In un'intervista a un'emittente giapponese il capo dello stato ha rinnovato il sostegno a Kyiv. Ha ricordato "l'aggressione russa in violazione del diritto internazionale". Invocando una pace "duratura e giusta". E sull'invio di truppe: "Prematuro parlarne adesso"

''E' prematuro discutere di soluzioni, come l'eventuale invio di forze militari in Ucraina per svolgere una funzione di peacekeepers successivamente ad un cessate il fuoco", lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un'intervista all'emittente giapponese Nhk. "Non siamo ancora a questo punto, non sono neanche iniziati i negoziati di pace, parlare di quello che avverrà come soluzione è totalmente fuori dal momento". Le iniziative di pace vanno cercate convintamente "per evitare che si riaffermi il principio inaccettabile dalla comunità internazionale delle sfere di influenza". Il capo dello stato concorda con la linea della premier Giorgia Meloni, coinvolta, ieri, nel Consiglio europeo straordinario per la difesa.

 

Nel corso dell'intervista Mattarella guarda con attenzione alle questioni politiche che in questo momento stanno smuovendo gli equilibri mondiali e ha ribadito che quella della Russia all'Ucraina e' stata "un'aggressione in violazione delle regole del diritto internazionale della Carta dell'Onu e di ogni regola di convivenza tra i Paesi della comunita' internazionale". Ha ripresentato, poi,  l'esigenza di arrivare ad una "soluzione di pace che non mortifichi nessuna delle due parti ma che sia giusta perchè sia duratura, perchè una pace basata sulla prepotenza non durerebbe a lungo". E' quindi stato rinnovato il sostegno per l'Ucraina, anche perchè "se passasse il sistema che uno stato più forte può imporre a un altro stato la propria volontà con le armi, altre aggressioni seguirebbero e un susseguirsi di aggressioni condurrebbe inevitabilmente a una guerra di proporzioni inimmaginabili", dice Mattarella. Il capo dello stato ha anche auspicato che le pressioni dell’Europa, e anche le recenti aperture degli Stati Uniti, possano trovare da parte della Russia una disponibilità “a trattare condizioni che conducano a una pace che non omaggi la prepotenza delle armi. Se così non fosse – ha avvertito Mattarella – ogni soluzione sarebbe transitoria, e “si aprirebbe una stagione pericolosissima per la comunità internazionale”.

 

Il consolidamento del rapporto tra Italia e Giappone è l'obiettivo principale del viaggio del presidente e ha più volte ribadito l'importanza del libero scambio: "Giappone e Italia condividono la loro opinione su tutte le principali questioni internazionali. Condividono i valori, valori come la democrazia, la libertà, lo stato di diritto, il libero mercato" ha detto qualche giorno fa.  "Italia e Giappone sono due grandi paesi esportatori che hanno la convinzione fondatissima che sia indispensabile avere delle economie aperte, delle collaborazioni economiche tra gli stati che creano integrazione e interdipendenza".  

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