(Ansa)

Dall'Italia all'America

Da Salvini alle opposizioni: le reazioni italiane alle minacce di Elon Musk

Redazione

Il vicepremier segue la sua linea filo trumpiana, continuando a sostenere Musk (che parla anche di uscita degli Usa dalla Nato). Pd, Avs, Azione e Più europa contro il patron di Tesla

"Il mio sistema Starlink è la spina dorsale dell'esercito ucraino. L'intera linea del fronte crollerebbe se lo spegnessi", ha scritto Elon Musk su X, minacciando ancora una volta il paese vittima dell'offensiva russa. Ha poi ritrattato nel giro di qualche ora, dicendo: "Per essere estremamente chiari, non importa quanto io non sia d'accordo con la politica ucraina, Starlink non spegnerà mai i suoi terminali. Sto semplicemente affermando che, senza Starlink, le linee ucraine collasserebbero, poiché i russi possono bloccare tutte le altre comunicazioni. Non faremo mai una cosa del genere né la useremmo come merce di scambio". La minaccia però non è passata inosservata, soprattutto da parte della Polonia, che paga 50 milioni all'anno per portare Starlink in Ucraina, e ha rivendicato, tramite il suo ministro degli Esteri, Radosław Sikorski, che "se SpaceX si dimostra un fornitore inaffidabile, ne troveremo altri". E' subito arrivata la risposta al vetriolo del patron di Tesla: "Stai zitto ometto. Paghi una piccola parte del costo e non c'è niente che possa sostituire Starlink". 

 

Le reazioni agli sbalzi d'umore di Musk hanno animato anche l'Italia, soprattutto dopo l'approvazione alla Camera del nuovo Ddl spazio, con il quale l'Italia non chiude le porte a Starlink. A sostegno del proprietario di X, in solitaria, c'è il vicepremier Matteo Salvini, che conferma "il tifo" per Trump e "la simpatia" per Musk e dice: "Secondo me, il governo italiano avrebbe l'interesse a firmare domani mattina un contratto con Starlink, che ha 7.000 satelliti in orbita". Ha poi criticato "quelli che a sinistra dicono no a Musk a prescindere". Il leader della Lega e il proprietario di Tesla sembrano essere in disaccordo solo su una cosa: l'uscita dalla Nato. "Dovremmo proprio farlo, non ha senso che l'America paghi per la difesa dell'Europa", ha ribadito Musk.

 

 

Solido quanto le convinzioni dell'imprenditore statunitense, sembra essere il fronte anti-Musk in Italia da parte delle opposizioni. “Elon Musk sta dimostrando che l’unica cosa che vuole è estendere il proprio impero economico, anche se questo vuol dire farlo sulla pelle di un popolo aggredito che in queste ore sta subendo l’ennesima offensiva" dice la leader dem Elly Schlein, per poi attaccare la premier: "Come fa Giorgia Meloni a voler consegnare le chiavi della sicurezza nazionale italiana a Musk anche dopo aver sentito le sue ultime gravissime parole? Il governo cambi subito rotta e sul ddl Spazio non si faccia dettare la linea da Musk. Senza una rete satellitare europea efficiente e competitiva la difesa europea non potrà mai esistere“. 

Anche il leader di Azione, Carlo Calenda, si schiera contro Musk, definendolo "un personaggio pericoloso e fuori controllo". Della stessa opinione è Angelo Bonelli di Avs, che ha denunciato il rischio che l'Italia correrebbe, ovvero quello di finire sotto il condizionamento di un privato con un potere geopolitico senza precedenti. Dei rischi italiani parla anche Riccardo Magi, segretario di Più Europa, che ha definito un "trappolone" quello in cui il paese rischia di cadere, da parte di un imprenditore che ha già dimostrato di usare le telecomunicazioni come arma di pressione politica.

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