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Meloni critica il Manifesto di Ventotene: caos alla Camera e seduta sospesa

La premier critica la visione europea ricordata nella manifestazione di Piazza del Popolo e scatena la reazione del Pd e della sinistra. La seduta alla Camera interrotta dalla bagarre, con il presidente Fontana costretto a sospendere i lavori due volte

Redazione

"Nella manifestazione di sabato in Piazza del Popolo, è stato richiamato da moltissimi il Manifesto di Ventotene. Spero che tutte queste persone non l'abbiano mai letto perché l'alternativa sarebbe spaventosa. Non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera, durante le repliche della discussione su riarmo e Ucraina alla vigilia del Consiglio europeo. Immediata la protesta delle opposizioni. Già nel momento in cui la premier leggeva alcuni passi del testo, alcuni deputati del Partito democratico, in particolare Federico Fornaro e Peppe Provenzano, avevano iniziato a inveire contro Meloni. La situazione si è ulteriormente accesa quando la presidente del Consiglio ha detto: "Questa non è l'Europa che voglio".

Da una parte, i deputati della maggioranza, specialmente quelli di Fratelli d'Italia, si sono alzati in piedi per applaudire l'intervento di Meloni, dall'altra i deputati dem sul piede di guerra. Tanto che il presidente della Camera, Fontana, dopo vari tentativi di sedare gli animi, ha sospeso la seduta, invitando anche la maggioranza ad abbassare i toni. Alla ripresa, nuova bagarre. L'onorevole Fornaro ha detto più volte, rivolgendosi alla premier: "Vergogna". Nella stessa direzione anche le parole di Marco Grimaldi di Avs. Il presidente della Camera ha sospeso nuovamente la seduta. 

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