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Il discorso
Mattarella contro i dazi: “Ostacolano la libertà di commercio. Ma l'Ue può contrastarli"
“I mercati aperti creano rapporti di fiducia, di conoscenza, una tessitura di collaborazione che garantisce la pace” ha detto il capo dello stato al villaggio "Agricoltura è": “Le guerre commerciali inducono a contrapposizioni sempre più pericolose”
“I dazi creano ostacoli ai mercati, ostacolano la libertà di commercio, alterano il mercato, penalizzano i prodotti di qualità, perchè tutelano quelli di minore. Questo per noi è una cosa inaccettabile, ma dovrebbe esserlo per tutti i paesi del mondo”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rispondendo alle domande di alcuni ragazzi nel corso dell'inaugurazione del villaggio "Agricoltura è", a Roma, organizzato in occasione dell'anniversario dei Trattati di Roma. “La cooperazione ed i mercati aperti corrispondono a due esigenze vitali: la pace e i nostri concreti interessi come paese esportatore” ha aggiunto il capo dello stato, “speriamo che il buonsenso prevalga”.
“Quando si parla di guerre commerciali spesso si mette l'accento sull'aggettivo 'commerciali' invece del sostantivo 'guerre'. Perchè sono guerre, anche queste di contrapposizione, che inducono poi a contrapposizioni sempre piu' dure e più pericolose". Per il capo dello stato, “mercati contrapposti mettono in pericolo la fiducia tra i paesi e la collaborazione internazionale, mentre mercati aperti con commerci comuni creano rapporti di fiducia, di conoscenza, una tessitura di collaborazione che garantisce la pace”. Per questo motivo, ha sottolineato, “per la pace nel mondo e per il vantaggio delle popolazioni occorre avere mercati aperti, e questa è una regola di civiltà".
Tuttavia, davanti a possibili dazi "bisogna essere sereni, senza alimentare un eccesso di preoccupazione”. Secondo il presidente infatti, “l'Unione europea, di cui facciamo saldamente parte, ha la dimensione, la consistenza e la forza per contrastare, in maniera autorevole con calma ma determinazione, scelte di chiusura dei mercati immotivate".
D'altronde, per Mattarella l'esperienza europea è stata un successo, “ma non è perfetta, contiene errori, contraddizioni e lacune da colmare, per esempio ha bisogno di processi decisionali più veloci”. Dal clima ai fenomeni migratori, fino alla salute e all'economia: “Tutto questo richiede risposte veloci, tempestive, perchè i fenomeni sono veloci: l'Europa ha bisogno di aggiornarsi, di verificare quanto non va e quanto va invece corretto e migliorato”.
Senza la moneta unica europea "i risparmi dei cittadini europei sarebbero stati travolti dalle crisi finanziarie drammatiche di inizio di questo millennio” ha affermato Mattarella, secondo cui la moneta comune è stata un riparo dai “terremoti finanziari che hanno travolto condizioni economiche finanziarie in tutto il mondo”.
In conclusione, Mattarella ha colto l'occasione per ribadire “quanto gli italiani siano lieti del ritorno del Papa, di Francesco, nella sua casa in Vaticano, rinnovandogli gli auguri di piena e veloce ripresa".
