
(foto Ansa)
dopo il congresso centrista
L'appello di Calenda ai "volenterosi" agita il campo largo (e pezzi di centrodestra)
Il leader di Azione ha lanciato una proposta che guarda a esponenti di Forza Italia, Pd e + Europa. Il dem Alfieri: "No a chi ci vuole divisi". Gasparri: "Venga lui con noi"
Ha rivolto un appello ai "volenterosi" degli altri schieramenti politici. In modo da costruire un'alternativa al campo largo con i Cinque stelle. E tanto è bastato a Carlo Calenda per agitare le acque della sinistra (e non solo). Dal palco del congresso di Azione, a cui ha partecipato anche la premier Giorgia Meloni, il senatore centrista ha voluto lanciare una proposta alternativa a quella attualmente seguita da Elly Schlein. "Agli amici del Pd con un'anima più marcatamente europeista" Calenda ha chiesto di costruire "un partito diverso, che si possa federare con noi e che abbia la forza di staccare il pezzo dei volenterosi" italiani, composto anche "da Forza Italia, noi e Più Europa, ma non Italia Viva". Il tutto allontanandosi sempre di più dal Movimento cinque stelle, che secondo Calenda dovrebbe "essere cancellato". Tra gli esponenti dem citati da Calenda figurano Paolo Gentiloni, Pina Picerno, Giorgio Gori, Dario Nardella e Filippo Sensi. Ed è anche per questo tirare in ballo il mondo dem che era importante la reazione del Pd. Arrivata attraverso le parole del coordinatore dei riformisti Alessandro Alfieri. "I riformisti del Pd intendono contribuire alla costruzione di un’alternativa seria e credibile al governo Meloni confrontandosi con tutte le forze di opposizione. Così come continueranno a battersi con determinazione per un partito democratico plurale e con cultura di governo. Proprio il contrario di chi ci vorrebbe divisi", ha detto il responsabile Riforme e Pnrr del Pd.
Ma una reazione alle parole di Calenda si è prodotta anche nel centrodestra. Se il responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli nel post congresso aveva detto che "con Calenda ci si può parlare, a partire dalle elezioni nelle Marche", più ispirato alla cautela l'atteggiamento degli esponenti di Forza Italia, esplicitamente citati dal leader di Azione. "Noi siamo i fondatori del centrodestra, chi ci ama ci segua. Chi vuol stare con noi si faccia avanti", ha detto ieri il capogruppo di FI al Senato Maurizio Gasparri. "Chi spera, tra commentatori e giornalisti tendenziosi, che accadano cose diverse vive fuori dalla realtà e spera che i propri favoriti, incapaci e perdenti, vincano per ingenuità ed errori altrui. Il campo dei volenterosi è il centrodestra fondato da Berlusconi e oggi guidato da FI, FdI e Lega. Altri campi non ci riguardano e in realtà non esistono".