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la missione
Meloni prepara il viaggio a Washington per incontrare Trump e parlare di dazi
Il 16 aprile la premier potrebbe volare alla Casa Bianca per incontrare il presidente americano e discutere delle misure commerciali tra Stati Uniti ed Ue. Oggi la task force con i ministri a Palazzo Chigi. Domani l'incontro con le imprese
Giorgia Meloni verso Washington. Tra il 16 e il 17 aprile, la premier potrebbe essere ricevuta alla Casa Bianca per incontrare Donald Trump e affrontare il tema dei dazi. La data non è ancora ufficiale, ma la diplomazia di Palazzo Chigi è a lavoro affinché il bilaterale si tenga in tempi brevi.
Pochi giorni più tardi, dal 18 al 20 aprile, è invece atteso in Italia vice presidente americano, J.D. Vance, per una visita istituzionale che dovrebbe chiarire ancora meglio le intenzioni dell'amministrazione americana, verso Roma ma anche rispetto all'intera Europa.
Dall'entrata in vigore dei dazi verso l'Unione europea, Meloni continua a ribadire la necessità e la volontà di "lavorare a un accordo con gli Stati Uniti per scongiurare una guerra commerciale che inevitabilmente indebolirebbe l'occidente a favore di altri attori globali". La premier crede che la scelta di Trump "sia sbagliata" ma invita alla cautela, "niente panico", e a evitare reazioni troppo impulsive che potrebbero ulteriormente complicare un quadro economico già in affanno. Anche di questo si discuterà oggi a Palazzi Chigi, dove dovrebbe riunirsi la task force con i ministri competenti per affrontare il dossier dazi. Tutti tranne Antonio Tajani, che è invece volato in Lussemburgo per coordinarsi con gli altri ministri europei. Domani poi, il governo dovrebbe ascoltare le imprese, con un incontro tra la premier e le associazioni di categoria.
Per Meloni quella di metà aprile sarebbe la prima visita alla Casa Bianca dall'inizio del secondo mandato del presidente Donald Trump. La presidente del Consiglio si era recata a Washington in occasione della cerimonia di insediamento del tycoon a Capitol Hill lo scorso 20 gennaio, mentre ancora prima la premier era volata in Florida, a Mar-a-Lago nella residenza personale di Trump, per cercare una soluzione al caso Cecilia Sala, allora detenuta in Iran.
I buoni rapporti tra Trump e Meloni sono noti, ed è anche su questo che la premier proverà a far leva nella discussione sui dazi. "Perché non dovremmo fare politica nell'interesse del nostro paese?", ha detto questa mattina Luca Ciriani, ministro meloniano ai Rapporti con il Parlamento e fedelissimo della premier, in riferimento alla prossima missione americana. "Il governo - ha aggiunto parlando alla Stampa - ha le idee chiare. Tra oggi e martedì ci saranno degli incontri a Palazzo Chigi, prima con i ministri coinvolti e poi con le categorie produttive. Ogni decisione sarà presa dopo. Parlare dei limiti dell'Ue, però, è legittimo. È vero che la politica di Trump è aggressiva, ma l'Ue in questi anni è apparsa come Alice nel paese delle meraviglie, mentre il mondo cambiava. Cina e Usa si sfidano su IA, spazio, tecnologie avanzate e noi ci siamo auto-inflitti vincoli, arrivando a danneggiare finanche la nostra industria automobilistica. Non basta parlare di dazi e di Trump, c'è la necessità di svegliare l'Ue dal suo sonno".