il discorso

L'intervento di Re Carlo III in Parlamento: “Sono qui per ribadire la profonda amicizia tra il Regno Unito e l'Italia”

Dopo aver incontrato Mattarella e Meloni, un applauso e una standing ovation hanno accolto il sovrano a Montecitorio, dove ha tenuto il suo intervento di fronte alle Camere riunite

Redazione

Un applauso e una standing ovation hanno accolto Re Carlo a Montecitorio, dove ha iniziato il suo intervento di fronte alle Camere riunite ringraziando in italiano il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l'invito. È la prima volta che un sovrano britannico si rivolge all'intero Parlamento italiano: “Spero di non rovinare la lingua di Dante così tanto da non essere più invitato in Italia”.

Ad accompagnare il re, i due presidenti di Camera e Senato, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, intevenuti prima del sovrano, subito dopo l'esecuzione da parte della Banda interforze degli inni del Regno Unito e d'Italia. La regina Camilla era seduta in prima fila, soprabito e abito bianco, mentre il re Carlo è seduto fra il presidente della Camera e il presidente del Senato.

 

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“Oggi sono qui con uno scopo preciso: ribadire la profonda amicizia tra il Regno Unito e l'Italia e impegnarmi a fare tutto ciò che è in mio potere per rafforzare ancora di più quest'amicizia nel tempo che mi sarà concesso in qualità di re”, ha dichiarato il Re nel suo intervento. “I nostri legami risalgono a oltre due millenni fa, a quei visitatori romani che arrivarono sulle nostre coste, spazzate dal vento. Furono i romani a dare ai britannici l'idea di mettere sulle monete la testa di un re, quindi devo loro una particolare gratitudine”

Regno Unito e Italia, ha ricordato il sovrano, oggi sono “uniti nella difesa dei valori democratici che condividiamo”. I due paesi “sono stati al fianco dell'Ucraina nel momento del bisogno e hanno accolto migliaia di ucraini. Lavoriamo fianco a fianco nella Nato e siamo infinitamente grati del ruolo che l'italia svolge ospitando basi della Nato e guidando numerose operazioni all'estero”, ha spiegato.

A intensificare le relazioni fra i due paesi "sono i nostri cittadini e soprattutto i nostri giovani”, ha detto re Carlo, facendo riferimento agli “oltre 450 mila italiani che risiedono nel nostro paese" così come “alle decine di migliaia di cittadini britannici che vivono in italia e ai milioni di essi che la visita in ogni direzione”. 

“Tra poche settimane celebreremo l'anniversario della fine della Seconda guerra mondiale in Europa e ricorderemo il terribile prezzo della guerra e il dono della pace”, ha detto re Carlo, sottolineando come "ad Anzio e Monte Cassino l'anno scorso, e in Sicilia l'anno prima, abbiamo ricordato i militari britannici e alleati che persero la vita per la liberazione di questo paese”. 

Spazio anche per l'ambiente, tema molto caro al sovrano inglese. “È profondamente incoraggiante vedere i nostri due paesi lavorare insieme per contrastare la perdita di biodiversità e ridurre le emissioni – ha detto – “non posso che plaudire agli imprenditori italiani per i loro successi pioneristici” e “oggi ho avuto il piacere di incontrare alcuni di loro, italiani e britannici, la cui collaborazione e investimenti nella crescita pulita sono fondamentali per la nostra transizione energetica”.

Prima dell'ingresso nell'Aula, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha accolto re Carlo III e la regina Camilla sul piazzale di Montecitorio, dove è stato schierato un picchetto interforze. La terza carica dello Stato ha, poi, avuto un incontro di carattere bilaterale con i sovrani, in sala della Regina, dove sono state allestite teche con alcuni disegni originali e manufatti, tra i quali il bozzetto dell'Aula di Montecitorio, dell'architetto Ernesto Basile. A seguire, nella sala dei ministri, al piano Aula, c'è stato un momento di saluto con i componenti degli uffici di presidenza di Camera e Senato, e con il rappresentante del governo, il vicepremier e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani. 

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