editoriali

Salvini, il bi-patriota

Redazione

Sulle spese militari il leader della Lega cambia opinione per piacere a Putin oppure a Trump. Più che un patriota, è un bi-patriota: mostra fedeltà e attaccamento non a una patria, ma a due. Nessuna delle quali è la sua

Si fa fatica a seguire il pensiero politico di Matteo Salvini. Solo poche settimane fa, il vicepremier si scagliava contro il piano di riarmo europeo, proposto dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, per rendere più autonoma l’Europa nella difesa dall’aggressione russa mentre gli Stati Uniti di Trump si stanno disimpegnando. “Adesso qualcuno si sveglia e dice che possiamo spendere per comprare armi. Non mi convincerà mai”, commentava Salvini riferendosi al fatto che ora l’Europa consente di fare spesa in deficit ma solo per la difesa. Anziché comprare “proiettili”, con quei soldi si possono “mettere a posto le strade”, diceva. E ancora: “La Lega è pronta a proporre agli alleati dei Patrioti un’iniziativa per invitare la presidente tedesca della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a rivedere il progetto da 800 miliardi di euro per la difesa. Da noi no agli eserciti europei e alle folli spese per le bombe”. Poi ieri, improvvisamente, un cambio di linea. “Sono assolutamente d’accordo ad aumentare gli investimenti per difendere l’Italia e gli italiani, anche più del 2 per cento” ha detto Salvini, spiegando di essere contro “improbabili eserciti europei” ma a favore di “aumentare la nostra quota in sicurezza nazionale nella Nato”.

 

La svolta sembra non avere alcun senso, ma in realtà c’è un filo conduttore. Salvini era contrario al riarmo quando a proporlo era l’Unione europea e poteva dispiacere a Vladimir Putin, mentre ora è favorevole se a richiederlo è Donald Trump che vuole un maggiore impegno finanziario degli alleati nella Nato. In pratica, il leader della Lega non ha un pensiero autonomo, ma cerca semplicemente di non dispiacere a Putin e Trump di mostrarsi come un affidabile esecutore della loro volontà politica e sempre in contrapposizione all’Europa. In questo Salvini è più che un patriota, è un bi-patriota: mostra fedeltà e attaccamento non a una patria, ma a due. Nessuna delle quali è la sua.

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