Le “fiamme di fuoco” su Trento e Nichi Vendola
Io non sono complice, non sono rassegnato e voglio quello che vuoi tu
“Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso”. Queste tue parole (Luca 12,49) un poco mi consolano: l’erba voglio non cresceva nemmeno nel tuo giardino, come potrebbe crescere nel mio? Fremo però per il fuoco che mi hai messo nel cuore, nel tempo del grande assalto al Cielo appena rilanciato dai giudici di Trento (“Si deve escludere che nel nostro ordinamento vi sia un modello di genitorialità esclusivamente fondato sul legame biologico”) e dai politici di Terlizzi (“L’idea di una relazione tra seme e paternità è povera”) nel silenzio vuoi complice vuoi rassegnato del tuo clero. Io non sono complice, non sono rassegnato e voglio quello che vuoi tu. E siccome volere non è potere, prego: che tuo padre ce le mandi presto le “fiamme di fuoco” annunciate da Isaia.