Tra dieci giorni il referendum per la liberazione da Atac
L’11 novembre si terrà il referendum consultivo per la liberalizzazione del trasporto pubblico di Roma “eppure”, dice Riccardo Magi, “pochissimi sono a conoscenza del fatto che possono esercitare il diritto di voto"
Roma. “Mancano dieci giorni al voto, chiediamo che in questi ultimi dieci giorni ci sia un’informazione pubblica sul referendum”. Così ieri il segretario di Radicali italiani e deputato di +Europa, Riccardo Magi, rivolgendosi ai nuovi direttori dei Tg Rai nominati dal governo. Perché l’11 novembre si terrà il referendum consultivo per la liberalizzazione del trasporto pubblico di Roma “eppure”, ha detto Magi, “pochissimi sono a conoscenza del fatto che possono esercitare il diritto di voto. Su dieci persone solo una o due sanno dell’esistenza di questo referendum. E’ una cosa grave e scandalosa. Dimostra che i cittadini non sono stati raggiunti da alcuna comunicazione istituzionale”.
E infatti il referendum è stato sin dall’inizio boicottato dall’amministrazione comunale, e dal sindaco Virginia Raggi. Vincessero i “Sì” sarebbe un colpo per la giunta, ma anche un segnale fortissimo da parte della cittadinanza nei confronti del comune che dovrebbe a quel punto prendere atto della richiesta: il servizio dei trasporti pubblici (tram, metro e autobus) in questo momento mal gestito da Atac va rimesso a gara e sostanzialmente offerto a nuovi soggetti aziendali che possano garantire un servizio efficiente.