Vaccini, en marche!
Anche la Francia sceglie l’obbligatorietà per sconfiggere il populismo No Vax
Sui vaccini la Francia di Macron prende esempio dall’Italia: “Dal prossimo anno i vaccini per la prima infanzia raccomandati diventeranno obbligatori”, ha detto nel suo discorso all’Assemblea nazionale il primo ministro Edouard Philippe, aggiungendo che “la prevenzione sarà il perno della strategia nazionale sulla salute”. Prima di lui il ministro della Salute francese Agnes Buzyn aveva dichiarato l’intenzione di seguire l’approccio scelto dall’Italia a causa della ricomparsa del morbillo: “Non è tollerabile che ci siano dei bambini che ne muoiono”. In Francia i decessi sono stati 10 dal 2008 e “abbiamo lo stesso problema con la meningite”, ha detto la Buzyn. Ormai, soprattutto in Italia, la discussione sui vaccini si è spostata dal campo sanitario a quello della caciara politica, come dimostrano le polemiche accese, non sui dettagli ma sui principi, dal decreto Lorenzin. Ma la decisione della Francia di sposare la linea dell’obbligatorietà risponde a una delle ricorrenti obiezioni del fronte anti vaccinista: perché in Italia le vaccinazioni devono essere obbligatorie e negli altri paesi europei no? La risposta è che negli altri paesi europei l’immunità di gregge è garantita dal fatto che le famiglie vaccinano spontaneamente i loro figli. E, quando le infondate e irresponsabili contro teorie No Vax si diffondono troppo, come è accaduto in Francia, anche all’estero viene imposta l’obbligatorietà. Tutti i No Vax dicono di opporsi al principio dell’obbligatorietà e non ai vaccini, ma se avessero vaccinato spontaneamente i propri figli non ci sarebbe stato bisogno di renderli obbligatori.
Trattamenti farmacologici
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