Bordate europee sugli antivaccinisti
La saggezza del commissario alla Salute: “Ci fanno tornare all’età della pietra”
In un paio di giorni gli antivaccinisti incassano due pesanti sconfitte, la prima giuridica e la seconda politica. Prima la Corte costituzionale ha respinto i ricorsi promossi dalla regione Veneto (Zaia, Lega) contro la legge sulle vaccinazioni obbligatorie. Per la Consulta il decreto Lorenzin, quello che il M5s vuole abolire con un referendum e che i suoi giuristi di riferimento definiscono incostituzionale, è legittimo: “Le misure in questione rappresentano una scelta spettante al legislatore nazionale, poiché volta a tutelare la salute individuale e collettiva e fondata sul dovere di solidarietà nel prevenire e limitare la diffusione di alcune malattie”. Poi è arrivata una dichiarazione durissima del commissario Ue alla Salute, Vytenis Andriukaitis, a una domanda sui movimenti antivaccinisti italiani: “Questi movimenti ci riportano ai tempi in cui non c’era conoscenza scientifica, all’età della pietra. Dobbiamo discutere anche della responsabilità morale di queste persone – ha detto ancora Andriukaitis – Vorrei invitarli a visitare i cimiteri europei del XVIII e XIX secolo: troveranno molte tombe di bambini morti perché non esisteva la vaccinazione”. Le parole del commissario alla Salute sono nette, come lo sono state durante la crisi della Xylella in Puglia (guarda caso in contrapposizione c’era sempre il M5s), quando dopo la sua visita nei campi di ulivo ha parlato di una “situazione catastrofica” per l’epidemia che rischia di espandersi e ha chiesto alle istituzioni italiane “di essere responsabili e gestire questa situazione con maggiore coerenza”. Tra cospirazionisti del vaccino e complottisti della Xylella, ci sarebbe da chiedersi che idea s’è fatto il politico lituano sullo stato di salute della cultura scientifica in Italia. E se non è anche questa un’emergenza.
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