L'accusa di Bruxelles: "I no vax uccidono i bambini"
Il commissario Ue alla Salute attacca il M5s: "Questi movimenti ci riportano decenni indietro, agli anni dell'oscurantismo. Lo stato si sostituisca ai genitori per assicurare protezione ai loro figli"
Il fronte dei no vax italiani ha incassato due sconfitte pesanti nel giro di appena 24 ore, una sul piano giuridico, l'altra su quello “morale”. Una in Italia, l'altra a livello europeo. Ieri, la Consulta ha infatti bocciato i ricorsi presentati dalla Regione Veneto che mettevano in dubbio la legittimità dell'obbligo vaccinale per iscrivere i propri figli a scuola e previsto dal decreto Lorenzin dello scorso giugno. Oggi, lo schiaffo è arrivato invece da Bruxelles, dove il commissario dell'Ue alla Salute, Vytenis Andriukaitis, ha parlato di una "responsabilità morale" degli anti-vaccinisti per la morte di quei bambini il cui decesso è dovuto alla mancata vaccinazione.
Durante una conferenza stampa per presentare un rapporto sullo stato della salute nell'Unione europea, Andriukaitis ha accusato pubblicamente il Movimento 5 stelle, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulle posizioni del partito di Beppe Grillo. I movimenti contrari ai vaccini "ci riportano a periodi in cui non c'era alcuna conoscenza scientifica, ci riportano all'età della pietra", ha spiegato il commissario Ue.
"Le famiglie che seguono le raccomandazioni" dei movimenti no vax "sono costrette a seppellire i loro bambini. E' accaduto quest'anno a una coppia di genitori. Quelli che si oppongono ai vaccini dovrebbero rendere visita a questa famiglia e andare sulla tomba di questo bambino", ha aggiunto Andriukaitis. I movimenti no vax "facciano il giro dei cimiteri europei, dove ci sono ancora tombe di persone morte all'inizio del XIX secolo perché non c'erano vaccini", ha aggiunto: "Questi movimenti ci riportano decenni indietro, agli anni dell'oscurantismo. Non capiscono cosa stanno facendo".
Per arginare i rischi della campagna anti-vaccini, sottolineati da tempo dalla Commissione Ue, Andriukaitis ha chiesto agli stati membri di "sostituirsi" ai genitori che non vaccinano i loro figli per "proteggere il loro diritto alla vita" imponendo la vaccinazione obbligatoria. "I bambini non possono scegliere", ha spiegato il commissario: "Uno dei principali strumenti di prevenzione delle malattie infettive e dei decessi che possono derivarne è la vaccinazione e gli stati membri devono garantire la protezione al livello più elevato. Se i genitori non lo comprendono, allora sono i governi che devono assicurare la responsabilità della protezione di questi bambini e proteggere il loro diritto alla vita".