Il grande affare malato della paura
Lorenzin ribalta gli untori No Vax che fanno dell’ignoranza un business
La formula è un po’ demagogica, di quelle usate proprio dai complottisti per attaccare le “verità ufficiali”, ma al netto della retorica rappresenta la realtà. “C’è un business dietro a tutto, anche dietro ai No Vax. E’ un business gigantesco”, ha detto la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, davanti agli studenti delle scuole medie in un incontro sui vaccini organizzato dall’Università di Modena. “Paure assolutamente illogiche vengono strumentalizzate da gruppi di interesse, da tutti quelli che vogliono vendere una medicina che non esiste”. Dire che c’è un business dietro a tutto, non vuol dire che tutto sia corrotto. Ci sono business legittimi oltre che virtuosi, ma Beatrice Lorenzin è forse la prima a ribaltare sui complottisti la loro arma retorica preferita: l’interesse economico. I No Vax e tutti i seguaci delle teorie mediche “alternative” (che sono alternative alla scienza come un ombrello può esserlo a un paracadute) affermano sempre che la medicina è mossa dall’interesse economico di Big Pharma: “I vaccini sono pericolosi, ma i politici li rendono obbligatori per favorire le multinazionali farmaceutiche!”, dicono.
Questo argomento fa presa su persone fragili e poco informate, che affascinate dalla mentalità complottista diventano vittime di un complotto vero. Perché nella realtà dietro l’antivaccinismo c’è uno stuolo di personaggi che intasca un sacco di soldi: avvocati che intentano cause, medici che vendono perizie oppure pseudocure e arruffapopolo che raccolgono voti, tutti che speculano sulle paure. “Dietro ai No Vax c’è un business enorme”, dice la Lorenzin e dice la verità. In un paese che detesta il business persino quando è virtuoso, dire che i No Vax si arricchiscono è forse uno degli argomenti più efficaci.
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