Si sarebbe potuto sfruttare le risorse del Mes per potenziare il trasporto pubblico locale (sin da maggio questa voce è prevista tra le spese sanitarie indirette). Si sarebbe potuto ampliare il fondo che consente ai comuni di spendere risorse aggiuntive per stipulare contratti agevolati con le aziende private di trasporto già prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, col conseguente (non proprio imprevedibile) sovraffollamento dei bus e metropolitane. E magari si sarebbe potuto anche pensare di ridurre il limite di capienza dei mezzi pubblici, tuttora fissato all’80 per cento, prima di stabilire il numero massimo di invitati alle cene in casa. E invece nulla di tutto questo, al momento, è stato fatto.
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