L'Ema approva (in anticipo) il primo vaccino anti Covid
Via libera dall'agenzia europea per i medicinali al vaccino prodotto da Pfizer e BioNTech. Dal 27 inizieranno le vaccinazioni in Italia
L'Ema, agenzia europea per i medicinali, ha raccomandato l'autorizzazione condizionale alla commercializzazione del vaccino anti Covid di Pfizer e BioNTech. Lo ha reso noto la stessa agenzia europea in un comunicato rilasciato nel primo pomeriggio, in cui dice di aver concluso una valutazione rigorosa, concludendo per consenso che "una quantità sufficientemente robusta di dati sulla qualità, la sicurezza e l'efficacia del vaccino è ora disponibile".
"La notizia positiva di oggi è un importante passo in avanti nella nostra battaglia contro la pandemia, che ha causato difficoltà e sofferenze per molti", ha detto Emer Cooke, la direttrice esecutiva dell'Ema. "Abbiamo raggiunto questa pietra miliare grazie alla dedizione di scienziati, dottori, sviluppatori e volontari così come tutti gli esperti provenienti dai paesi membri".
"E' la notizia che aspettavamo", ha commentato a caldo il ministro della Salute Roberto Speranza su Twitter. "La battaglia contro il virus è ancora complessa, come dimostrano anche le ultime notizie da Londra, ma avere a disposizione un vaccino efficace e sicuro apre una fase nuova e ci da più forza e fiducia", ha aggiunto Speranza.
Il via libera da parte dell'Ema - cui dovrà far seguito l'autorizzazione ufficiale da parte della Commissione europea, attesa in serata - rende possibile l'avvio delle campagne vaccinali nei paesi europei prima della fine dell'anno. Entro il 24 il Belgio provvederà alla distribuzione delle prime dosi del vaccino Pfizer-BioNTech, che sin dal 27 dicembre sarà somministrato ai primi operatori sanitari selezionati dal governo per il "vaccine day" (la primissima somministrazione avverrà allo Spallanzani di Roma).
"Al momento non c'è alcuna evidenza che suggerisca che il nuovo vaccino non funzionerà sulla nuova varietà del coronavirus", ha poi aggiunto la direttrice dell'Ema Cooke a proposito della grande apprensione innescata dalla diffusione di una variante inglese di Sars-CoV 2.
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