Digital covid certificate
“Green pass”, Draghi ha firmato il decreto. Come ottenerlo e cosa si può fare
Valido da subito in Italia (può essere richiesto già dopo 15 giorni dalla prima somministrazione), dal 1° luglio entrerà in funzione anche in Europa agevolando la mobilità tra paesi. Averlo consentirà l'accesso a manifestazioni pubbliche, cerimonie e Rsa
Il Green pass è ufficialmente operativo: questo pomeriggio il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il nuovo decreto che stabilisce come ottenere la certificazione verde, quella che permetterà un accesso facilitato a tutta una serie di attività individuate dal governo, dai viaggi alle visite alle Rsa. Il Green pass è uno dei principali strumenti con cui il governo intende agevolare la ripartenza, concordato con tutti i paesi europei.
Così, da oggi è attivo il sito www.dgc.gov.it, la piattaforma nazionale dedicata al rilascio dei certificati. Tutti i pass legati alla vaccinazioni effettuate fino al 17 giugno saranno rese disponibili al massimo entro il 28 di questo mese, e progressivamente verranno sistematizzate anche quelle successive. Attualmente la certificazione ha valore entro i confini nazionali, ma il decreto di oggi rappresenta un ulteriore passo verso il Green pass europeo, che entrerà in funzione a partire dal primo luglio.
Il certificato potrà essere rilasciato in formato digitale e potrà essere stampato, sarà verificabile attraverso un Qr code e disponibile oltre che in lingua italiana anche in inglese, francese e tedesco. Come detto, potrà essere richiesto sulla nuova piattaforma nazionale, scaricato attraverso il Fascicolo sanitario elettronico regionale, con l'App Immuni e con l'app Io, che dopo qualche giorno di stop imposto per motivi di privacy ha ricevuto il via libera da parte del Garante. In alternativa, la certificazione potrà essere richiesta al proprio medico di base, pediatra o anche in farmacia presentando la propria tessera sanitaria.
Chi può richiederlo e cosa si può fare
Il green pass potrà essere richiesto dopo 15 giorni dalla prima vaccinazione (ma in questo caso avrà validità solo entro i confini nazionali) da chi è guarito dal Covid e da chi effettua un test con risultato negativo. Per muoversi in Europa, salvo diversi accordi bilaterali, in alternativa a tampone e guarigione dal virus servirà aver completato il ciclo di vaccinazioni (una sola dose nel caso di Johnsons & Johnsons).
Il certificato dovrebbe così agevolare viaggi e spostamenti nei paesi dell'Unione europea. Mentre in Italia sarà requisito indispensabile per partecipare a manifestazioni pubbliche, a cerimonie e matrimoni, per accedere alle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e ad altre strutture che presentano alti livelli di rischio legati al Covid. Permetterà inoltre di spostarsi, in entrata e in uscita, dalle aree in zona rossa o arancione.