editoriali
L'epidemia dei non vaccinati
Il 90 per cento delle terapie intensive occupato da non vaccinati. Basta balle
Sta diventando l’epidemia dei non vaccinati, come era ampiamente previsto dai medici ma non da quei politici che in queste settimane, in piazza, sui social e in televisione, hanno strizzato l’occhio allo stupidario suicida dei No vax. E’ infatti in aumento il tasso di occupazione delle terapie intensive in ben sette regioni del nostro paese, ed è in aumento anche quello delle ospedalizzazioni. Ma la novità è che adesso il 90 per cento dei pazienti in rianimazione, a differenza dei mesi passati, è composto da pazienti non vaccinati. Lo ha comunicato ieri la Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso). La settimana scorsa, l’Istituto superiore di Sanità aveva invece fatto sapere che il 70 per cento delle persone ricoverate in terapia intensiva, o decedute, era non vaccinato.
Sono dati preoccupanti, ma non sorprendenti per chiunque non si abbeveri alla propaganda da stregoneria che passa attraverso internet e purtroppo anche attraverso alcuni canali social di parlamentari italiani e membri (italiani) del Parlamento europeo. Più spesso appartenenti alla destra di Salvini e Meloni. Eppure ormai è chiarissimo: chi non si vaccina si ammala con maggiore probabilità, contagia gli altri con maggiore probabilità, finisce in terapia intensiva con maggiore probabilità e infine muore con maggiore probabilità. “L’invito a non vaccinarsi è un invito a morire”, aveva detto Mario Draghi qualche settimana fa. “La vaccinazione è un dovere morale e civico”, aveva aggiunto, il 29 luglio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ci sono ancora oltre due milioni di italiani over cinquanta che non hanno fatto nemmeno una dose di vaccino anti Covid. E questo mentre, ancora, c’è in Parlamento chi cavilla sul green pass parlando di libertà personali. C’è un limite alla spregiudicatezza politica?
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