I dati della settimana
Sui contagi l'Iss alza la guardia: "Possibile recrudescenza epidemica"
L'incidenza settimanale è in rapido aumento, mentre le ospedalizzazioni hanno smesso di diminuire. Per non incappare in nuove restrizioni, la raccomandazione è spingere per "una più elevata copertura vaccinale"
Ora che l'inversione della curva c'è stata, la crescita dei contagi è di nuovo un dato da tenere sotto osservazione (qui l'infografica del Foglio con tutti i numeri aggiornati). Secondo l'ultimo monitoraggio Covid dell'Iss e ministero della Salute per il periodo che va dal 22 al 28 ottobre, i nuovi casi per 100.000 abitanti sono 46 (la settimana scorsa erano 34), appena al di sotto della soglia epidemica di 50. Così come l'indice Rt: era 0,86, ma secondo la rilevazione più recente (6-19 ottobre) si assesta attorno a 0,96 e si stima che supererà l'1, valore chiave per il monitoraggio, già la prossima settimana. Inoltre, per la prima volta da inizio settembre, i tassi di ospedalizzazione non sono più in diminuzione sia per i ricoveri ordinari sia per le terapie intensive.
"Questo andamento va monitorato con estrema attenzione", sottolinea l'Iss: "Se confermato, potrebbe preludere ad una recrudescenza epidemica". Di cui però sarà possibile ridurne la portata con "una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione e il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali".
La campagna vaccinale
A piccoli passi, ma l'immunizzazione degli italiani prosegue: "46,5 milioni di cittadini over 12 hanno ricevuto almeno una dose", ha dichiarato in settimana il generale Figliuolo: "L'obiettivo resta il 90 per cento". Oggi siamo all'86,25, mentre l'82,5 per cento ha completato il ciclo vaccinale. Inoltre in questi giorni è stato tagliato un altro importante traguardo, cioè quello delle 150 dosi ogni 100 abitanti che proietta l'Italia tra i primi paesi al mondo per stato di avanzamento della campagna. Anche se le prime dosi ormai si assestano a poco meno di 20.000 al giorno, un ritmo che ritarda il raggiungimento della soglia clou qualche settimana più in là rispetto all'ultima rilevazione: procedendo con questo ritmo, oggi toccheremmo il 90 per cento di vaccinati attorno a Capodanno.