La conferenza stampa
Covid, Rezza: "I casi aumenteranno. Impossibile prevedere il picco"
L'analisi dei dati settimanali della Cabina di regia. Il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, e il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, fanno il punto sulla pandemia
Gli indicatori della pandemia peggiorano e questa settimana risultano ancora in aumento l'indice Rt, che si attesta a 1.21, l'incidenza che arriva a 78 casi ogni 100mila abitanti. Contestualmente, aumenta la pressione ospedaliera, sia sul fronte terapie intensive che su quello dei ricoveri ordinari: nel primo caso il tasso di occupazione è 4.4 per cento, nel secondo viene stimato al 6.1 per cento.
Brusaferro: "Casi in aumento tra i 30 e i 50 anni e anche in fascia pediatrica"
"Ormai da diverse settimane c'è una aumentata circolazione del virus. La crescita si concentra nelle fasce di eta' intermedie, tra i 30 e 50 anni, e in quelle con una quota di vaccinazione minore. Anche nella fascia pediatrica si registra una maggiore circolazione, in particolare sotto i 12 anni". Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel punto stampa settimanale sull'andamento
"L'efficacia vaccinale rimane molto elevata per evitare ospedalizzazioni e decessi, oltre il 90 per cento, mentre per la diagnosi, soprattutto per le fasce di eta' più centrali, si abbassa significativamente a partire dal sesto mese. Per questo è importante aderire alla terza dose in base alle modalità raccomandate dal ministero. Ci sono milioni di cittadini che non hanno fatto nemmeno una dose, è estremamente importante che inizino il ciclo", ha aggiunto.
Rezza: I casi probabilmente aumenteranno. "Picco contagi a Natale? Impossibile prevedere quando ci sarà. Troppe le variabili in gioco"
"La situazione è del tutto nuova. Ne abbiamo discusso a lungo con modellisti matematici, ma in questo momento è difficile fare previsioni di possibili picchi, a meno che non si abbia la palla di vetro". Sono le parole di Gianni Rezza, nel corso del punto stampa settimanale sull'andamento dell'epidemia, con il virus che ha ripreso a correre in tutta Europa. "Inoltre - ha detto ancora il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute - spesso si fanno predizioni sul tasso di crescita che vediamo ora. Ma questo non funziona perché non sappiamo quale sarà l'andamento epidemiologico nelle prossime settimane. Potrebbero cambiare i comportamenti e le restrizioni, potrebbe scattare una nuova corsa al vaccino, non lo sappiamo. Nei paesi che hanno avuto prima questo incremento, vediamo un aumento di casi soprattutto asintomatici e paucisintomatici, sproporzionato rispetto all'aumento dei casi gravi. E questo è l'effetto protettivo del vaccino".
Non si può escludere, ha sottolineato Rezza, "che i casi cresceranno ancora, ma con un aumento contenuto dei ricoveri. Nel momento in cui dovessero aumentare, saranno adottate le adeguate misure". La soluzione allora è "vaccinare subito per evitare la situazione che si è vista in paesi come la Germania, che ci costringerebbe a prendere misure gravose. Israele con la terza dose ha abbassato immediatamente il picco dei contagi", ha spiegato ancora Rezza.
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