L'Aifa approva i vaccini per gli under 12. Costa: "Si parte il 16 dicembre"
Dopo il pronunciamento dell'Ema, si procede anche in Italia. La decisione riguarda oltre 3 milioni di bambini tra i 5 e gli 11 anni. Speranza sulla campagna vaccinale: "I numeri sono molto incoraggianti, ma bisogna rafforzare i controlli"
La decisione ufficiale è arrivata dopo che la Commissione tecnico-scientifica di Aifa, l'Agenzia del farmaco italiana, riunita da questa mattina per valutare l'efficacia e gli effetti del vaccino sulla fascia d'età tra i 5 e gli 11 anni, ha dato parere positivo. Una scelta attesa, che segue il via libera arrivato dall'agenzia europea Ema, tant'è che già mercoledì mattina il sottosegretario alla salute Andrea Costa si era sbilanciato nel dettare i tempi: "Attendiamo in queste ore l'indicazione precisa dell'Aifa. Confidiamo di partire prima di Natale, dal 20 al 25 di dicembre''. Oggi invece è arrivata l'accelerata: si parte il 16 dicembre, con la struttura commissariale che ha programmato la distribuzione di 1,5milioni di dosi pediatriche di vaccino Pfizer. A differenza della normale inoculazione, per i bambini verrà applicata una formulazione specifica a un terzo del dosaggio - sempre in due shot, a tre settimane di distanza. L'Aifa suggerisce inoltre l'adozione di percorsi vaccinali "adeguati all'età" e alle caratteristiche del bambino. Le forniture di vaccini per la fascia 5-11 anni verranno integrate con una seconda tranche a gennaio.
In Italia i bambini tra i 5 e gli 11 anni sono oltre 3 milioni, che si aggiungeranno alla campagna vaccinale che fino a oggi ha raggiunto l'84,6 per cento della popolazione over 12 con doppia dose, l'87,5 considerando solo la prima somministrazione e oltre 6,5 milioni di persone con la dose booster che è ormai aperta a tutti gli over 18. Numeri che il ministro Roberto Speranza ha definito "molto incoraggianti", ribadendo inoltre "la priorità per i fragili".
Nel corso di un question time alla Camera, mercoledì pomeriggio il titolare del dicastero della Salute ha ribadito come "i numeri dei contagi in Italia siano più bassi rispetto ai paesi europei confinanti". E per questo, ha detto ancora Speranza, "credo che sia assolutamente importante far rispettare pienamente le regole che ci siamo dati. E da questo punto di vista il lavoro del governo in sinergia con tutti i ministeri competenti, dovrà muoversi esattamente nella direzione di rafforzare i controlli non solo negli aeroporti, ma anche in altri mezzi di trasporto e in altre modalità di arrivo, come nell'area del confine con Slovenia e Friuli e Venezia Giulia".