l'annuncio
C'è un caso Omicron in Veneto. Zaia: "Massima allerta"
"Questa novità, non bella ma attesa, dimostra che la rete dei controlli e dei tamponi funziona efficacemente. Stiamo esprimendo il massimo sforzo", ha detto il presidente della Regione
"La variante Omicron è stata sequenziata per la prima volta in Veneto nei laboratori dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie - Izs": ad annunciarlo è stato il presidente della stessa regione Luca Zaia. Il paziente su cui è stata riscontrata la variante è un uomo residente nel vicentino rientrato dal Sudafrica, dove si trovava per motivi di lavoro.
Il paziente, vaccinato, è risultato negativo a un primo tampone fatto al rientro, ma, percependo alcuni leggeri sintomi, ne ha fatto un secondo, che ha dato esito positivo. Al momento è paucisintomatico, in quarantena a casa con la moglie e due figli. Di loro sono positivi la donna e uno dei due figli, entrambi con sintomi molto lievi Per loro la sequenziazione è ancora in corso. "Siamo in massima allerta su tutto il fronte - ha ribadito Zaia - e questa novità, non bella ma attesa, dimostra che la rete dei controlli, dei tamponi e delle sequenziazioni funziona efficacemente. Stiamo esprimendo il massimo impegno - ha poi aggiunto - con una media giornaliera di circa centomila tamponi e con un sistema di sequenziazione efficiente. Continueremo con questo sforzo di controllo e prevenzione che è stato, è, e sarà fondamentale".
Nel pomeriggio, a parlare di Omicron, era stato il direttore Generale della Prevenzione sanitaria presso il ministero della Salute, Gianni Rezza, durante la consueta conferenza stampa sul monitoraggio Covid: "Si parla tanto di questa variante, ma per ora, a parte un piccolo focolaio, non sta circolando" in Italia. "Si riprenderanno a fare le flash survey con l'Istituto superiore di sanità per monitorare l'andamento delle varianti", ha spiegato l'esperto del ministero, aggiungendo che "il vaccino sta proteggendo bene anche dalla Delta, che ancora è la predominante".