il monitoraggio iss

Covid, incidenza in forte aumento. Da lunedì 12 milioni di italiani in zona gialla

I nuovi casi ogni 100mila abitanti passano da 176 a 241. Veneto, Liguria, Marche e provincia di Trento cambiano fascia. Osservate speciali Lombardia ed Emilia Romagna

Redazione

Balzo in avanti dell'incidenza dei nuovi contagi. Che in una settimana passano da 176 a 241 ogni 100mila abitanti. E' uno dei punti salienti del nuovo monitoraggio sull'andamento della pandemia, rilasciato quest'oggi dall'Istituto superiore di sanità, il giorno dopo che si sono registrati 26.109 nuovi casi e 123 decessi, numeri che non si toccavano dalla scorsa primavera. Come già si era osservato sette giorni fa, continua il calo dell'indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomaci, che si ferma a 1,13 (settimana scorsa era a 1,18). Ma contemporaneamente crescono sia le occupazioni dei reparti intensivi sia di quelli ordinari. L'iss calcola che al 16 dicembre le prime siano piene per il 9,6 per cento (rispetto all'8,5 per cento di settimana scorsa), mentre i reparti in area medica abbiano raggiunto un livello di affollamento del 12,1 per cento (la precedente rilevazione era stata 10,6 per cento). L'ulteriore dato che emerge dal monitoraggio settimanale è l'incremento dei contagi non associabili a catene di trasmissione conosciute (42.675 contro i 37.278 della scorsa settimana). Da qui, la diminuzione dei casi dei casi rilevati attraverso il tracciamento dei contatti. 

Da lunedì in giallo Veneto, Liguria, Marche e provincia di Trento

Secondo l'intarsio di criteri che comportano l'ingresso nelle diverse zone di rischio, il documento dice che mentre una regione è calcolata a rischio alto, 18 sono classificate secondo un rischio moderato. E infatti già da lunedì 20 dicembre altre 4 tra regioni e province autonome entreranno in zona gialla. Si tratta di Veneto, Liguria, Marche e provincia autonoma di Trento, tutte con un tasso di occupazione tra intensive e reparti in area medica al di sopra della soglia di rischio intermedio. Che si aggiungono a Friuli-Venezia Giulia, Calabria e provincia di Bolzano. Mentre per quanto riguarda Lombardia ed Emilia Romagna, almeno il Natale sarà in zona bianca.

 

La fascia di rischio superiore, infatti, potrebbe entrare in vigore dalla settimana successiva, e cioè da lunedì 27 dicembre. Per adesso, quindi, viene scongiurata anche l'ipotesi di ulteriori restrizioni (per esempio l'ingresso in zona arancione). Mentre molti amministratori corrono ai ripari in maniera cautelativa, e dopo la stretta del governo sugli ingressi nel nostro paese, annullano i maxi eventi previsti per le feste (come a Roma e Bologna, dove sono stati cancellati i concerti di capodanno). 

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