governare la pandemia
Cinque regioni in zona arancione. L'ipotesi di una proroga del green pass
Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia e Valle d'Aosta. I governatori chiedono di snellire le procedure e rivedere il sistema dei colori. Domani la conferenza. Il governo pensa a estendere la validità del certificato verde per chi ha la terza dose
Mentre il governo valuta l'estensione del green pass oltre i sei mesi della scadenza, per chi ha fatto la terza dose, cinque regioni entrano in zona arancione. Da oggi alla Valle d'Aosta si aggiungono infatti Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia, per un totale di 11,7 milioni di persone. La richiesta dei governatori è sempre quella di una revisione del sistema dei colori, con l'esclusione degli asintomatici dal conteggio dei ricoverati Covid, e uno snellimento generale delle procedure. "Dobbiamo evitare che la pandemia sanitaria si trasformi in pandemia burocratica", ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Martedì si farà il punto alla conferenza delle regioni. Tuttavia, dopo l'introduzione del certificato rafforzato, non cambia molto rispetto al giallo e al bianco per i guariti e per i vaccinati.
Ecco cosa cambia in zona arancione
In zona arancione, senza green pass sono consentiti gli spostamenti con mezzo proprio verso altri comuni della stessa regione o di altre regioni "solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune". Permessi invece anche senza certificato gli spostamenti con mezzo proprio da comuni di massimo 5.000 abitanti verso altri comuni entro i 30 km, eccetto il capoluogo di provincia.
Inoltre tutte le attività dello svago e del tempo libero sono accessibili solo ai vaccinati e guariti. Con green pass rafforzato nei bar, nei ristoranti e nelle altre attività di ristorazione non ci sono più limiti riguardo al numero di persone che possono sedersi allo stesso tavolo, purché sia mantenuto il rispetto delle capienze. Senza green pass o con il solo pass semplice non è consentito l'accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi). La partecipazione a corsi di formazione in presenza non è consentita con il pass semplice, che resta invece valido in zona bianca o gialla.
La proroga del green pass con terza dose
Intanto il governo ragiona su una proroga oltre i sei mesi della scadenza del green pass per chi ha fatto il booster. E sul tavolo ci sono anche i nodi della minore durata del certificato rispetto rispetto ai nove mesi di altri paesi europei e dell'obbligo di tampone per chi arriva in Italia, anche con la terza dose: dalle regioni arriva infatti un allarme per le ripercussioni delle misure di contenimento sul turismo, già provato da questi due anni di pandemia. A sbloccare, in parte, la situazione potrebbe essere una raccomandazione che martedì aprriverà sul tavolo del Consiglio affari regionali dell'Ue: alle persone con vaccinazione completa, guarite dalla malattia o con un test negativo, non potranno essere imposti nuovi tamponi o quarantene, indipendentemente dalla situazione epidemiologica del loro paese di origine, si legge in una bozza del documento. E la validità del pass resta di 9 mesi.
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E' "plausibile" che la variante Omicron possa segnare la fine della pandemia in Europa, dice un'analisi del responsabile dell'Oms per l'Europa Hans Kluge che prevedere un nuovo picco di casi entro marzo, con il 60 per cento dei cittadini europei contagiati.
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