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Obbligo vaccinale e super green pass, le misure in vigore da oggi potrebbero essere le ultime

Redazione

Senza vaccino si potrà accedere solo ai servizi essenziali mentre chi ha più di 50 anni rischia una sanzione. Costa e Sileri aprono a un alleggerimento delle restrizioni. E lo stato di emergenza potrebbe terminare il 31 marzo 

Nonostante un generale miglioramento nella curva dei contagi, in Europa si seguono linee diverse nelle politiche di contrasto al Covid. In Italia da oggi entra in vigore l'obbligo vaccinale per gli over 50 e viene prorogato l'obbligo di mascherina anche in zona bianca, al contempo la Danimarca dice addio a pass, mascherine e limitazioni nei locali. Uno scenario che potrebbe verificarsi anche nel nostro paese: "Probabilmente il 31 di marzo lo stato di emergenza non sarà prorogato" ha dichiarato il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri.

Le nuove restrizioni in vigore da oggi in italia

Come previsto dal decreto approvato a inizio gennaio, a partite da oggi, martedì 1 febbraio, scattano una serie di restrizioni che incidono in particolare sulla fascia di popolazione ancora sprovvista di copertura vaccinale. La più importante è l'obbligo vaccinale per i cittadini con età superiore ai 50 anni: il governo ha previsto una sanzione di 100 euro una tantum per coloro che non si immunizzeranno e controlli da parte dell'Agenzia delle entrate che potranno avere accesso ai dati delle anagrafi sanitarie. Si tratta, stando ai dati di ieri, di poco meno di 2 milioni di persone. Questa misura sarà in vigore fino al 15 giugno 2022. Oltre agli over 50, l'obbligo di vaccino scatta anche per il personale universitario. Vaccinarsi oggi consentirà a chi ha più di 50 anni di potersi recare a lavoro a partire del 15 febbraio, giorno in cui in super green pass sarà obbligatorio in questa fascia d'età per l'ingresso nei luoghi di lavoro: è questa l'ultima data cerchiata in rosso sul calendario delle norme anti Covid

Capitolo green pass: nei casi in cui si ottiene tramite tampone la durata verrà estesa a 48 ore con l'antigenico e 72 con il molecolare. Senza la certificazione verde, a partire da oggi, si potrà accedere a una serie limitata di servizi quali: supermercati, farmacie e parafarmacie, veterinari e negozi per animali, benzinai, uffici giudiziari e di polizia, negozi ottica, edicole all'aperto e locali per acquisti di pellet, legna e riscaldamento.

Infine è stata prorogata di ulteriori 10 giorni la chiusura delle discoteche e delle sale da ballo e confermato anche l'obbligo di mascherine all'aperto in zona bianca.

 

Riaperture in Europa

Mentre in Italia si mantengono in vigore le norme per la prevenzione dai contagi, in Europa si viaggia in direzione opposta con molti paesi che stanno allentando – se non abolendo completamente – le misure restrittive.
In Danimarca da oggi decadono tutte le restrizioni anti Covid: è la prima nazione dell'Unione Europea a farlo. Anche in Irlanda sono state rimosse quasi tutte le restrizioni, fatta eccezione per l'obbligo di mascherina. Nella stessa direzione il Regno Unito, che dal 27 gennaio ha rimosso l’obbligo di mascherine nei luoghi al chiuso, interrotto lo smartworking e revocato gli ultimi obblighi relativi al passaporto vaccinale. Non tutti però condividono la linea "libertaria" di Boris Johnson: a Londra, il sindaco Sadiq Khan, continua a mantenere l'obbligo di mascherina sui mezzi pubblici e nei supermercati.
In Francia dal 2 febbraio non ci sarà più l’obbligo di mascherina all’aperto, cesseranno anche i limiti alle capienze nei vari locali pubblici e l’obbligo di lavoro a distanza per almeno tre giorni a settimana. In Austria è revocato il lockdown per i non vaccinati e saranno ampliati i limiti orari e di capienza dei locali pubblici.

 

Tra febbraio e marzo un allentamento anche in Italia

La linea riaperturista potrebbe essere presto abbracciata anche dal governo italiano, almeno stando alle dichiarazioni rilasciate a Sky TG24 dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: "Confido che già nelle prossime settimane, dopo la proroga fino al 10 febbraio e almeno per quanto riguarda le zone bianche, ci possa essere una riflessione per comprendere se ci saranno le condizioni per iniziare a togliere le mascherine all’aperto: credo che questo rappresenterebbe anche un segnale di fiducia verso gli italiani che, in questo momento, dopo due anni di restrizioni, sacrifici, e dopo essersi vaccinati, hanno bisogno anche di messaggi positivi”.

 

 

Dichiarazioni che fanno seguito alle parole di Pierpaolo Sileri, rilasciate a Repubblica, riguardanti la fine dello stato di emergenza: "Credo che il 31 di marzo lo stato di emergenza non sarà prorogato. E per la fine di febbraio avremo abbandonato tante di quelle restrizioni che oggi abbiamo. Forse andrebbe ripensato anche il green pass, in base all'andamento del virus, e anche il tipo di vaccinazione, che tra l'altro andrà rimodulata, fatta su persona"

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